 |
|
Pordenone

Pordenone deve il proprio sviluppo industriale all’abbondanza dell’acqua presente sul territorio, il fiume Noncello e il complesso sistema delle risorgive.
Il primo grande complesso produttivo fu la Ceramica Galvani, sorta nel 1811, a cui seguirono i cotonifici con migliaia di occupati. Agli inizi del ‘900 nacquero due piccole officine artigianali, quella per la riparazione del telai di Marcello Savio e l’officina-fumisteria di Antonio Zanussi, destinate a trasformasi, dopo la seconda guerra mondiale, in due complessi industriali di dimensioni nazionali.
La città capoluogo del Friuli occidentale è l’esempio più evidente dell’intreccio tra artigianato e industria: il primo ha dato vita al secondo, il secondo favorisce per gemmazione il primo. Pordenone, non più comune sede di grandi imprese, rimane un territorio florido anche grazie alla presenza dell’artigianato, artistico, di servizi, di subfornitura.
|
|
|
|