Approvato il bilancio 2006 e via libera al percorso di aggregazione dei Consorzi di Garanzia Fidi Artigiani del Friuli Venezia Giulia. Lo ha deciso il Congafi Artigiani Pordenone nel corso dell’assemblea ordinaria svoltasi in Fiera, al termine della relazione del Presidente, Giovanni Battista Gregoris.
Nel rendiconto di fine esercizio, Gregoris ha ricordato il calo delle sofferenze, passate da 140,6 mila euro del 2005 a 90 mila del 2006, in flessione del 36%; ciononostante il Consorzio ha deciso di incrementare il fondo svalutazione sofferenze per ulteriori 110 mila euro portando l’accantonamento a 798 mila euro. Questo ha determinato la chiusura del bilancio in perdita per 13.693 euro, assolutamente ininfluente sotto l’aspetto patrimoniale che, nel 2006, registra un incremento di 371,9 mila euro passando dai 13,5 milioni del 2005 ai 13,9 del 2006. Il Presidente ha quindi dedicato buona parte della relazione ad illustrare le scelte strategiche che dovranno caratterizzare il 2007. Gregoris ha parlato della necessità di “un momento di riflessione per svolgere un’analisi approfondita delle problematiche che incombono sul futuro dell’operatività consortile, soprattutto per gli oneri derivanti dall’applicazione combinata dei disposti previsti della nuova legge quadro sui Confidi, del nuovo diritto societario, dall’entrata in vigore dell’accordo delle Banche Centrali meglio conosciuto come Basilea 2 e – non ultimo – dalle nuove norme in materia di antiriciclaggio. Fatti questi che impongono, dall’esercizio in corso, impegni più gravosi per il sistema dei Confidi. Nel nuovo scenario che si sta aprendo sul nostro mondo, un organismo strutturato così come lo è stato sinora il nostro Consorzio, non sarà in grado di sopravvivere a lungo, soprattutto in conseguenza delle problematiche di mercato quali: concorrenzialità, peso delle garanzie offerte, miglioramenti organizzativi, crescita professionale del personale, etc. In considerazione di questi fatti e dei grandi cambiamenti che dovranno necessariamente intervenire nell’operatività consortile (si pensi in particolare alla vigilanza di Banca d’Italia) il Consorzio, nell’immediato futuro, dovrà assumere assetti strutturali ed organizzativi che consentano di svolgere la propria attività con criteri manageriali e professionali ben definiti, quali sono quelli del sistema bancario”. “Il nostro Consorzio oggi, da solo, non possiede i parametri minimi stabiliti dalla legge per attuare la transazione al 107 – ha aggiunto il Presidente – obiettivo questo necessario per offrire ai Soci ed alla categoria garanzie spendibili e valide per la mitigazione del rischio di credito con un conseguente risparmio in termini di tassi pagati. Quindi il raggiungimento di quei requisiti diventa d’obbligo, anche con aggregazioni fra Consorzi di categoria e non, anche al di fuori dell’ambito regionale”.
In quest’ottica il Congafi Artigiani Pordenone si è mosso confrontandosi con gli altri Consorzi della Regione e con le strutture associative di categoria, al fine di perseguire tale obiettivo. In particolare molti sono stati gli incontri con il Congafi Artigiani di Udine, maggiormente sensibile al riguardo, attivando tra l’altro un tavolo di lavoro tecnico per lo studio di tutti gli aspetti operativi e procedurali necessari per pervenire alla fusione ed alla nascita di un ente di garanzia vigilato.
L’assemblea ha approvato l’operato del consiglio di amministrazione e quindi la linea tracciata dal Presidente che punta verso l’aggregazione dei Congafi, iniziando da quelli di Pordenone e Udine. Anche l’intervento del Sindaco di Pordenone – Sergio Bolzonello – è stato improntato a sottolineare l’importanza del dotare la categoria - spina dorsale dell’economia provinciale - di strumenti di garanzia validi e competitivi in grado di sostenere adeguatamente le imprese. L’assessore provinciale al bilancio Pedicini – che ha portato anche il saluto del Presidente De Anna - ha ribadito la rilevanza che la categoria artigiana riveste all’interno dell’economia provinciale e si è reso disponibile a collaborare con il Consorzio nella ricerca di idonei strumenti atti a sostenere e soprattutto sviluppare le imprese.
GARANZIE TOTALE GARANZIE ALL’01.01.2006 € 58.089.102,12 TOTALE GAR. POSTE IN ESSERE N° 841 € 37.021.206,62
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