Da quando la riforma del 1993 ha attribuito alle camere di Commercio competenze in materia di sviluppo e promozione dei sistemi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli ordinari, il sistema camerale e la Camera di Commercio di Pordenone hanno lavorato con programmi annuali per far conoscere ed utilizzare alle imprese questi strumenti che, tenuto conto dei tempi della giustizia ordinaria, possono rivelarsi realmente un risparmio di tempo e di costi per il mondo imprenditoriale.
Al fine di “fare sistema”, già dal 1996 la Camera di Pordenone ha aderito al progetto ideato dalla Camera di Commercio di Treviso diventando socio di Curia Mercatorum, associazione di diritto privato e centro di mediazione ed arbitrato. In quest’ottica, nel corso del 2007 si è giunti alla firma di un protocollo di intesa con l’Ordine degli avvocati di Pordenone, nella convinzione che fosse importante coinvolgere i professionisti legali che, soprattutto nella fase patologica di un rapporto commerciale, diventano i principali consulenti delle imprese. La convenzione non solo è stata la prima del genere a livello nazionale, ma ha portato ad una fruttuosa collaborazione con l’ordine anche in campi diversi. “In tale contesto – ha illustrato il presidente Giovanni Pavan - alla fine del 2007 è stato organizzato un corso specifico diretto ad avvocati con almeno 15 anni di anzianità di iscrizione all’albo, che ha portato alla formazione di 10 legali esperti di conciliazione societaria che nei prossimi giorni verranno iscritti quali conciliatori nell’apposito elenco esistente presso il Ministero di giustizia tramite Curia Mercatorum, che nel frattempo ha ottenuto l’iscrizione al registro”. Il programma di attività per la promozione della conciliazione prosegue nel 2008 avendo sempre come partner privilegiato l’Ordine degli avvocati di Pordenone. Comuni sono gli obiettivi di risparmio in termini di costi e tempi e relativo aumento dell’efficienza.
“Il protocollo d’intesa stipulato tra la Camera di commercio di Pordenone, Curia Mercatorum e l’Ordine – è intervenuto Giancarlo Zannier, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone - permette ai professionisti di svolgere l’attività professionale con minore intralcio di burocrazia giudiziaria e offre loro la possibilità di entrare in un campo più ampio di possibilità lavorative” L’avv. Zannier ha poi ricordato che “il conciliatore non è un giudice, ma una persona che, intervenendo in una controversia, favorisce la conciliazione”. A ottobre 2008 partirà il secondo corso base per avvocati con meno di 15 anni di esperienza professionale, con l’obiettivo di prepararli ad entrare in questo nuovo modo di esercitare la professione. “La convenzione stipulata a Pordenone – ricorda Zannier - ha già avuto notevole diffusione: l’Unione Triveneta dei Consigli dell'Ordine degli Avvocati l’ha infatti adottata e fatta propria. E il 20 giugno pv patrocinia un convegno, promosso dai tre firmatari, sulla risoluzione delle controversie e il ruolo dell’avvocatura. Curia Mercatorum organismo autorizzato dal Ministero della giustizia alla gestione del tentativo di conciliazione, si muove in un’ottica di rete: nato a Treviso nel 1995, riunisce un gruppo di Camere di commercio italiane, tra le quali una delle prime aderenti la Cciaa di Pordenone. I protagonisti delle procedure gestite da Curia sono imprese, consumatori e consulenti d’impresa. “Mi preme specificare – dice Marco D’Eredità, Direttore di Curia Mercatorum, che l’organismo non si posiziona in concorrenza agli avvocati, ma svolge un servizio di complementarietà alla giustizia ordinaria.
L’esperienza di Curia Mercatorum evidenzia che meno del 50% dei soggetti interessati a tentare la via della conciliazione accettano di presentarsi al tavolo, ma tra coloro che accettano è pressoché totale la percentuale di raggiungimento dell’accordo. Ci stiamo perciò impegnando a diffondere la cultura di questi nuovi sistemi alternativi di risoluzione delle controversie, cercando di esportare il “modello Pordenone” anche in altre province, accrescendo così la rete”.
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