“Egregio onorevole, in sostanza non ce la facciamo più”. E’ il riassunto efficace dell’iniziativa in atto da parte degli artigiani pensionati di Anap Confartigianato e di quelli aderenti alle altre organizzazioni del lavoro autonomo, che hanno preso metaforicamente carta e penna, e stanno inviando a ciascuno dei 630 deputati e 315 senatori del Parlamento, al presidente del Consiglio e ai ministri del Governo, una lettera con cui chiedono attenzione alle richieste degli anziani. Le lettere stanno partendo anche da Pordenone, ad opera degli iscritti all’Anap Confartigianato, alla quale fanno riferimento gli imprenditori artigiani ora in pensione. Nella lettera si fa presente che la condizioni economica e sociale dei pensionati è sensibilmente peggiorata negli ultimi anni ed è ormai divenuta insostenibile, tanto che una buona percentuale di essi è caduta in uno stato di povertà assoluta e ha difficoltà persino ad acquistare i generi di prima necessità. «I provvedimenti fino ad ora assunti dai vari governi hanno trascurato gli anziani, e le poche misure ad essi rivolte – spiegano da Anap Pordenone – si sono rivelate assolutamente inadeguate». Per questo i pensionati rappresentanti da Anap e dal Cupla, che sono un terzo del totale, chiedono nella lettera a parlamentari e ministri, di impegnarsi ad emanare provvedimenti urgenti per sostenere il loro reddito e rendere più efficiente l’accesso ai servizi sociali, con una maggiore attenzione alla non autosufficienza. Allegato: lettera
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