I servizi che la Provincia di Pordenone è in grado di erogare alle imprese in materia di politiche attive del lavoro, sono stati al centro dell’incontro svoltosi nella sala convegni della Camera di commercio tra i funzionari dell’Ente intermedio, il dirigente del settore Politiche del lavoro Gianfranco Marino, con Daniela Reviezzo, Elisa Marzinotto e Flavia Maraston, il presidente di Confartigianato Pordenone Silvano Pascolo, il direttore Gianfranco Trebbi, il consiglio direttivo, i dirigenti dell’associazione di categoria, i rappresentanti del Gruppo Giovani e del Gruppo Donne, i responsabili dei vari uffici di Confartigianato e i referenti mandamentali. Al centro dell’incontro l’informazione approfondita su tutti gli strumenti e i servizi che la Provincia è in grado di dispiegare a favore delle imprese, da un lato, e per contrastare la disoccupazione dall’altro. Di incentivi alle assunzioni, di stabilizzazione di rapporti in essere e di avvio di nuove imprese si è occupata in dettaglio Daniela Reviezzo; di accompagnamento per l’inserimento lavorativo mirato dei disabili, supporto e tutoraggio nel corso del rapporto di lavoro ha parlato Flavia Maraston; trattato anche l’aspetto dell’orientamento e inserimento lavorativo, preselezione e consulenza alle imprese offerto dai cinque centri per l’impiego (Pordenone, Sacile, Maniago, Spilimbergo e San Vito al Tagliamento). Presentati quindi gli incentivi legati all’assunzione di lavoratori disoccupati di lunga durata, delle donne, degli over 45, e dei lavoratori in cassa integrazione o mobilità, e delle opportunità offerte a chi decida di avviare una nuova impresa, dove l’intervento pubblico arriva al 50% delle spese ammissibili fino ad una partecipazione di 15 mila euro, che sale a 30 mila se l’avvio della nuova impresa o l’acquisto di una partecipazione prevalente in un’azienda esistente, viene effettuata da soci che hanno tutti i requisiti previsti dalla normativa (quindi disoccupati oltre 18 mesi, donne di oltre 35 anni disoccupate da almeno un giorno o uomini over 45 anch’essi disoccupati). Interessanti poi i progetti finalizzati alla formazione professionale, che può essere realizzata ad hoc, su misura per le esigenza dell’impresa, ed anche i servizi di consulenza e preselezione che hanno l’obiettivo di favorire l’incontro fra i lavoratori e i datori di lavoro. Ovviamente le informazioni sugli strumenti messi in campo dalla Provincia saranno ora trasferite dall’associazione di categoria alle imprese, agli aspiranti imprenditori e, attraverso l’Ebiart, anche ai lavoratori. Un plauso all’iniziativa è stato espresso dal presidente di Confartigianato Pordenone, Silvano Pascolo, che ha riconosciuto come «diversamente dal passato, oggi è l’ente Provincia che si attiva per entrare in contatto con le imprese e le associazioni di categoria, realizzando una capillare campagna di informazione sulle opportunità che lo stesso ente, anche grazie ai finanziamenti europei, sta mettendo in campo per contrastare la crisi». «Vale la pena sfruttare gli aiuti che abbiamo varato per imprese e lavoratori – ha commentato il presidente della Provincia Alessandro Ciriani -. Per questo stiamo stringendo rapporti ancora più stretti con le categorie e le istituzioni chiedendo loro di fare da “amplificatori” di queste misure».
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