“Se l’Europa non approverà in breve regole che disciplinino i vettori dei 10 Paesi che il 1° maggio entreranno nell’Ue, a pagarne il prezzo saranno soprattutto gli autotrasportatori del Triveneto e dell’Italia del Nord. Un prezzo pesante che si aggiungerà a una già difficile congiuntura economica che vede nell’autotrasporto l’anello debole di una catena troppo lunga. Per questo il Governo deve farsi carico di questo e dei molti problemi che gravano su un settore, quello dell’autotrasporto, di vitale importanza per l’economia del Paese”.
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Lo ha detto, rivolgendosi in particolare al sottosegretario ai Trasporti Paolo Uggè, il presidente nazionale di Confartigianato Trasporti Elio Cavalli che ha partecipato al convegno di Confartigianato Trasporti del Fvg che si è svolto questo pomeriggio in una gremita sala convegni di Villa Manin a Passariano. I lavori, moderati dal membro di giunta nazionale di Confartigianato Trasporti Walter Sbrugnera, sono stati aperti dal presidente regionale di Confartigianato del Fvg Fulvio Bronzi e dal rappresentante regionale di Confartigianato Trasporti Pierino Chiandussi, ed è proseguito con le relazioni del direttore generale dello Sdag di Gorizia, Bruno Podbersig e da Sergio Cianchi, comandante della sezione di Udine della Polizia Stradale.
Non è stato un elenco di cose che vanno male, l’intervento del presidente Cavalli, ma anche di importanti risultati come la fine del sistema degli ecopunti, “una battaglia durata 12 anni”, la proroga a tutto il 2004 delle detrazioni sul gasolio (“stiamo lavorando anche sul 2005”) e infine una bozza di soluzione alla spinosa questione della restituzione del bonus (“l’accordo con il Governo c’è ed è buono, vedremo se manterrà i patti”.
Ma se importanti passi in avanti sono stati compiuti preoccupano fortemente la direttiva Ue sulle ore di lavoro (ne prevede al massimo 48, il che significa 32/35 di guida) che penalizza fortemente i Paesi periferici dell’Ue, l’ipotesi di tassazione delle infrastruttura, che graverà sull’autotrasporto appesantendone i costi, la riforma del trasporto con i richiami alla sicurezza stradale (“occorre introdurre il principio di corresponsabilità per non colpire l’anello debole e cioè l’autotrasporto”) ed infine l’allargamento ad Est dell’Ue. “Senza regole per questi nuovi soggetti, rischiamo il cabotaggio selvaggio”, ha detto Cavalli.
Il sottosegretario Uggè ha esordito dicendo che il Governo ha posto il trasporto al centro della politica economica sia a livello nazionale dove è stata varata la legge obiettivo che consentirà la realizzazione di una lunga serie di opere fra le quali il passanti di Mestre, sia in sede comunitaria come dimostrano i risultati ottenuti sugli ecopunti e sull’accettazione da parte della Francia della realizzazione della Torino-Lione.
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