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SPAZZACAMINI E FUMISTI CHIEDONO IL RICONOSCIMENTO LEGISLATIVO

Anche gli spazzacamini e i tecnici fumisti pordenonesi hanno partecipato, alla Fiera di Verona, a “Progetto fuoco”, la quattro-giorni dedicata al fuoco di legna, per due particolari motivazioni:

- fare dimostrazioni di lavoro sul campo, o meglio sul tetto
- per chiedere il riconoscimento legislativo delle categorie, e quindi garantire la corretta manutenzione degli impianti alimentati a legna Vale la pena ricordare che ogni anno si verificano circa 20 mila casi all’anno di incidenti da incendio di camino, diverse decine anche in provincia di Pordenone, come ben sanno i Vigili del fuoco, e circa un migliaio di intossicazioni da anidride carbonica, di cui molte letali.

E se si considera che, anche a causa del costante aumento del prezzo di altri combustibili, sempre più famiglie installano stufe a legna e a pallets e caminetti, nei prossimi anni questi dati potrebbero crescere con una stima del 3, 4% annuo. «A meno che – spiega Lino Mazzarotto, responsabile dell’ufficio categorie di Confartigianato Pordenone – non si cambi mentalità, iniziando ad affidare l’installazione degli impianti agli esperti del settore, effettuando una corretta manutenzione degli apparecchi da riscaldamento e delle canne fumarie».

Oggi il settore legna e gli operatori addetti, a differenza di quel che accade per altri combustibili, non sono ancora riconosciuti dalle leggi e le due categorie direttamente interessate, i fumisti installatori e i costruttori di caminetti e stufe e i maestri spazzacamini manutentori e verificatori di impianti fumari. Questa mancanza va contro coloro che amano il fuoco a legna e contribuiscono al ricorso a fonti energetiche alternative ai combustibili fossili alla salvaguardia dell’ambiente, la diminuzione di CO, l’economia locale, l’affrancamento dai normali combustibili di sola importazione e al mantenimento della cultura locale.

«Per tutti questi motivi – prosegue Mazzarotto – si rende necessario il riconoscimento legislativo dei tecnici fumisti installatori e dei maestri spazzacamini manutentori». L’iniziativa di Verona è stata promossa da Fuspa, la scuola nazionale di formazione e aggiornamento dei tecnici fumisti e degli spazzacamini, e Anfus, l’associazione nazionale che raccoglie e rappresenta le categorie dei produttori di caminetti, stufe, impianti fumari, i tecnici fumisti e i costruttori di caminetti e i maestri spazzacamini manutentori e verificatori di impianti fumari.

Note all’evento

Il prodotto di qualità, l’installazione qualificata e la manutenzione specializzata dell’impianto di combustione per raggiungere il migliore risultato energetico di stufe, camini, termocamini a combustibile solido, e conseguire:
1. il riconoscimento legislativo delle categorie del Maestro Spazzacamino e del Tecnico Fumista
2. l’abbassamento delle emissioni di inquinanti
3. il massimo rendimento energetico con la conseguente diminuzione della quantità globale di ossigeno utilizzato e degli stessi combustibili
4. l’abbassamento dei costi di gestione
5. l’aumento della sicurezza degli impianti e quindi degli utilizzatori finali.

Insieme per dire NO a

• errata costruzione degli impianti fumari da parte delle imprese edili che non pongono attenzione al problema
 • mancanza dei libretti di installazione, uso e manutenzione dell’apparecchio di combustione o informazioni non precise da parte di molti piccoli produttori di caminetti e stufe
• errato montaggio dell’apparecchio, anche disattendendo alle indicazioni del produttore riportate dai propri libretti da parte di ditte e artigiani non qualificati
• utilizzo improprio degli impianti fumari esistenti, senza adeguata messa a norma e manutenzione
• esigua presenza sul territorio di operatori specializzati nel settore fumisteria
• mancanza di controllo e manutenzione degli impianti di combustione a legno combustibile
• incendi di impianti fumari dovuti alla mancanza di manutenzione programmata






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