Caro collega imprenditore, come certamente saprai la Legge Finanziaria varata dal Governo e prossimamente all’esame del Parlamento, contiene norme fortemente penalizzanti per le piccole e medie imprese e per l’artigianato, del quale siamo la maggiore organizzazione di rappresentanza. La fiducia che tante imprese hanno riposto in noi ci impone di fare il possibile per informare Governo e Parlamento circa gli effetti della manovra sulle Pmi, e imporre correzioni sostanziali al provvedimento. Come Confartigianato riteniamo che l’impostazione culturale e politica dell’intera manovra per il 2007 appare fortemente punitiva per il ceto medio produttivo ed è priva di misure di rilancio della competitività e di sostegno per la piccola impresa. Nel provvedimento si registrano consistenti aumenti delle imposte, le avvisaglie di un utilizzo prestabilito della revisione degli studi di settore e un pesante aumento della pressione contributiva sul lavoro autonomo. Contemporaneamente le imprese di piccole dimensioni e l’artigianato si vedono sostanzialmente escluse dalle previste misure per il rilancio della competitività ed il sostegno ai consumi interni, come l’abbassamento del cosiddetto cuneo fiscale. Riteniamo poi inaccettabile l’aumento di contribuzione per l’apprendistato. L’incremento del costo del lavoro che si abbatterà sulle piccole imprese (tra lo 0,5 e lo 0,8%), se la proposta di legge verrà approvata, investirà proprio quelle aziende che, come certifica l’Istat, hanno creato continuano a creare occupazione. Ritenendo che nelle piccole imprese si annidi gran parte dell’evasione fiscale, il Governo nulla dice, nella proposta di legge, sugli interventi finalizzati a favorire l’emersione del sommerso e combattere il lavoro nero. Giudichiamo infine una ulteriore forzatura l’obbligatorio trasferimento del Tfr (nel documento del Governo si parla del 50% del fondo trattamento di fine rapporto) alle casse dell’Inps, a nostro avviso un vero e proprio “esproprio” ai danni dei lavoratori e in un aggravamento dei costi finanziari per le imprese che in tal modo vengono indebolite e sovraesposte nei confronti del sistema del credito. Come Confartigianato chiediamo formalmente al Parlamento e al Governo di intervenire per riequilibrare una manovra iniqua e fortemente sbilanciata sul lavoro dipendente e sulla grande impresa. Per rendere evidente la totale contrarietà nei confronti della Legge Finanziaria così come definita dal Governo, la Confartigianato ha proclamato lo stato di mobilitazione della categoria. La Confartigianato Pordenone, con le altre confederazioni del Friuli Venezia Giulia e in collaborazione con la Confcommercio, organizzano
un’assemblea aperta a Trieste per il giorno 23 ottobre 2006, presso la Sala Tripcovich (accanto alla Stazione Ferroviaria), a partire dalle 16,30.
Riteniamo fondamentale la massima partecipazione degli imprenditori a questo evento promosso per difendere la categoria degli artigiani e le nostre imprese. Inoltre in sessant’anni di storia (la Confartigianato Pordenone è nata infatti nel 1945), non sono moltissime le volte in cui siamo scesi in piazza per far sentire, forte e decisa, la nostra voce. Questa è una di quelle poche occasioni in cui è decisivo imporre a Governo e Parlamento una correzione fondamentale di rotta. Non è una manifestazione “partitica”, da sempre giudichiamo i Governi non per il loro colore ma per il loro operato. E’ invece una manifestazione “contro” decisioni fortemente penalizzanti per le nostre imprese e per il futuro delle nostre aziende. Rappresentiamo imprese e imprenditori che da sempre investono in se stessi, nelle loro capacità, nella loro inventiva, nel loro coraggio, nel loro spirito di sacrificio. Imprese e imprenditori che creano ricchezza, occupazione, benessere, che hanno fatto della nostra provincia e di questa regione il motore economico del Nordest e dell’Italia. Siamo orgogliosi della strada percorsa, spesso in salita. Siamo fieri delle nostre imprese e della gente che, da nulla, ha creato un’attività. Oggi abbiamo bisogno che quanti più imprenditori possibile si schierino al nostro fianco e facciano sentire la loro voce. In occasione dell’assemblea del 23 ottobre a Trieste, per coloro che non potranno disporre di mezzi propri, L’unione Artigiani metterà a disposizione un pullman che partirà:
- alle ore 13.30 dalla sede mandamentale di Spilimbergo,Via Vittorio Emanuele - alle ore 14.00 dalla sede mandamentale di Maniago, V.le Della Vittoria - alle ore 14.30 dalla sede provinciale di Pordenone, Via Dell’Artigliere, 8 - alle ore 15.00 dalla sede mandamentale di S. Vito al T. Via Forgaria (Z.I.)
Nel caso decidessi di usufruire del pullman, per motivi organizzativi, Ti invitiamo cortesemente a segnalarlo presso la sede dell’Associazione (tel. 0434 509222).
Confidando sulla tua partecipazione e quindi certi di avere l’opportunità di incontrarti il 23 ottobre, ti porgiamo i nostri più cordiali saluti Il presidente Silvano Pascolo
Circ. n.54/06 Pordenone, 12.10.2006 A tutti gli Imprenditori Artigiani della provincia di Pordenone L o r o S e d i
|