Il 37% degli incidenti stradali gravi che avvengono in Europa, vedono coinvolti automezzi pesanti. Da questo dato è partita l’Unione Europea per imporre nuove regole per il rilascio e il mantenimento della patente professionale per i conducenti di camion e tir, con portata superiore ai 35 quintali, che effettuino trasporti sia in conto proprio che in conto terzi. Ecco nascere, dunque, la CQC, Carta di qualificazione del conducente, che tutti gli autisti di mezzi pesanti, se vogliono lavorare, devono acquisire. Le nuove norme hanno fatta salva l’esperienza di conducenti di automezzi che erano in possesso delle patenti superiori fino a settembre 2009. Questi, hanno semplicemente convertito le proprie qualifiche professionali nella CQC. Dal 2010, invece, chiunque ottenga la patente e voglia svolgere un’attività professionale che ha a che fare con la guida, deve ottenere la patente CQC attraverso la frequentazione di corsi professionali della durata variabile da 35 a 260 ore, a seconda del tipo di trasporto che si intende effettuare e dell’abilitazione che si vuole ottenere, suddivise tra parte teorica e parte pratica, e superare un esame finale. La CQC non è, però, un’abilitazione valida per sempre: deve essere rinnovata ogni 5 anni, sempre a fronte di un corso formativo. La normativa europea, recepita dall’Italia, interessa, in provincia di Pordenone, le 700 imprese, e relativi autisti, che si occupano del trasporto conto terzi, e anche le oltre 1.800 imprese, e relativi conducenti, che effettuano trasporti in contro proprio. Ed è proprio l’elevato coinvolgimento delle aziende artigiane, che rappresentano il 90% delle imprese del settore, ad aver spinto Confartigianato Pordenone e il Consorzio autoscuole riunite pordenonesi, che rappresenta una decina di autoscuole operanti sul territorio, a stipulare una convenzione attraverso la quale gli associati potranno accedere ai corsi per l’ottenimento della patente CQC, ai corsi per il recupero dei punti della patente, ed anche ad altre attività formative attinenti con la guida e l’ottenimento della patente. Nonché, i corsi specifici per il trasporto delle merci pericolose in ADR. La convenzione prevede anche un vantaggio di carattere economico per gli associati a Confartigianato, che otterranno uno sconto sui prezzi normalmente praticati per queste attività. «Abbiamo promosso e aderito a questa iniziativa – spiega Silvano Pascolo, presidente di Confartigianato Pordenone – certi di garantire in questo modo un servizio di particolare importanza alle nostre imprese di trasporto e agli artigiani in generale, a costi peraltro molto competitivi, aspetto di non secondaria importanza». Ad illustrare i termini della convenzione Carlo Brenelli e Walter Lovisa del Consorzio autoscuole, che hanno evidenziato la domanda, forte, da parte dei conducenti di mezzi pesanti, e anche «l’opportunità di organizzare questi corsi in orari e periodi che rendano agevole la frequenza». Visto che in provincia di Pordenone «il 98% delle merci – ha ricordato Loris Jus, funzionario della categoria di Confartigianato – si muove su gomma, il 62% legato al comparto del mobile e il restante 38% per gli altri settori». Per illustrare i contenuti della convenzione, ma anche per spiegare agli imprenditori e ai loro dipendenti le nuove regole del codice della strada, che penalizzano fortemente, in caso di infrazione, le patenti di guida che perdono punti ad ogni violazione del codice, è stata convocata per sabato 13 novembre, dalle ore 14,30 presso l’auditorium del Don Bosco, in viale Grigoletti a Pordenone, un’assemblea degli autotrasportatori pordenonesi.
|