«Già l’idea era accattivante – afferma Ceschin –. Arrivare in gara senza conoscere gli ingredienti è stata una sfida alla quale ho preso parte bene volentieri e con naturalezza. Non ero venuto qua per vincere, ma ora sono felice e carico. È un’opportunità di crescita e di confronto molto importante che affronto con impegno cercando di conciliarla al meglio con il lavoro. Dopotutto la mia vita è fatta di gelati. Dal 1987, infatti, gestisco la gelateria Esquimau e già giovane trascorrevo l’estate nella gelateria dei parenti».  Il concorso è stato organizzato da Rimini Fiera in collaborazione con quattro associazioni di categoria: Co.Gel. – Fipe Confcommercio, Maestri della Gelateria Italiana, Comitato Nazionale per la Difesa e la Diffusione del Gelato Artigianale e di Produzione Propria e SIGA-Associazione Italiana Gelateria. Il gelatiere di Pordenone è stato giudicato in base al gusto e alla struttura dei tre elaborati che è stato chiamato a preparare nelle due ore di gara a lui riservate tra sabato e domenica (22 e 23 gennaio 2011): un sorbetto e una crema, i cui ingredienti sono stati messi a disposizione dal comitato organizzatore e secretati fino all’ingresso in campo, e il gelato gastronomico il cui tema della prima edizione è l’oliva, in ogni sua forma. La giuria, composta da Carlo Pozzi, Luca Caviezel, Angelo Corvitto, Giorgio De Pellegrin, Ruggero Boragine, Franco De Simone e Mauro Petrini, ha espresso il proprio voto pubblicamente in merito al gusto e alla struttura di ciascuno dei 3 elaborati preparati dai 19 concorrenti. Al termine di ogni turno, ciascun giurato ha assegnato un voto da 6 a 10 per ciascun gelato presentato. Il totale dei voti è stato poi sommato al voto tecnico assegnato dai presidenti di giuria, i Maestri Angelo Corvitto e Luca Caviezel e reso pubblico solo al momento della premiazione. Gli elaborati che hanno portato Ceschin al vittoria sono stati un sorbetto ai frutti di bosco e maracuja, una crema stracciata di mascarpone e miele d’acacia, e il gelato gastronomico alle olive preparato con olive taggiasche liguri, aromatizzate al timo e buccia d’arancia accompagnate con datterino condito e salsa di pomodorino. Confartigianato Pordenone plaude al successo raggiunto da Ceschin che, per arrivare a questo traguardo, ha dispiegato tutta la sua abilità e la passione per il suo mestiere, unite ai saperi e alla consulenza che l’associazione di categoria ha garantito. Un risultato che è dunque frutto di un lavoro di squadra che può essere d’esempio anche in altri settori.
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