«E’ questo uno degli eventi più belli ed importanti che avremo a Pordenone quest’anno» che ospiterà, il 17 e 18 febbraio, Richard Sennett, «uno dei pensatori più influenti di oggi». Così Gianmario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge, ha introdotto alla stampa “L’uomo artigiano”, un’articolazione di quattro incontri suddivisi in due giornate, con il sociologo statunitense «che ha fatto di un saggio sull’argomento - ha aggiunto Silvano Pascolo, presidente di Confartigianato Pordenone - un best seller».«Siamo sempre stati convinti - è stata la considerazione di Giovanni Pavan, presidente della Camera di commercio pordenonese - che non si vive di sola economia, anche perchè l’Economia, con la E maiuscola, non può essere scollegata da cultura e formazione». Sennett accomuna felicemente entrambe le cose, l’economia da un lato e la cultura dall’altro, e con il suo libro, che esalta i valori propri dell’artigianato, ha spinto l’associazione di categoria a promuovere questo evento «che diventa realtà - ha sottolineato Pascolo - grazie a Pordenonelegge, alla Camera di commercio e alla Fondazione Crup -. Il patrimonio artistico dell’Italia è stato realizzato dagli artigiani - ha proseguito -, una tradizione che rischiamo di perdere per l’affermarsi di valori molto lontani dai nostri. La globalizzazione per un po’ ci ha fatto dimenticare che il ben fatto lo si realizza con cura e con passione, spingendo a credere che il lavoro manuale fosse cosa da lasciar perdere. Evidentemente non è così, e abbiamo avuto bisogno di un sociologo statunitense che ci aiutasse a ricordare cose che, in realtà, già sapevamo». Una lezione, quella di Sennett, che invita «a riscoprire vecchi mestieri e a inventarne di nuovi che si traducono in occasioni di lavoro - ha aggiunto Pascolo - e di reddito, e che realizzano prodotti unici, di valore che nessuna concorrenza cinese potrà minare». E che l’artigianato, in provincia di Pordenone, non sia “morto”, lo ha ricordato Giovanni Pavan riportando i dati 2010 del settore (8 mila aziende, pari a oltre il 30% del tessuto imprenditoriale) «con 409 nuove imprese costituite, e di queste 104 sono condotte da giovani tra i 20 e i 30 anni» che hanno scelto questo comparto nel quale investire le proprie capacità e le proprie abilità.  Che poi è quello che sostiene Sennett, ha aggiunto Villalta, quando spiega che «la dedizione, la cura del lavoro è una parte importante della vita ed è un tutt’uno con la soddisfazione». Il programma della due-giorni con Sennett, sociologo, docente universitario, consulente del presidente Obama, prevede per giovedì 17 a Palazzo Mantica l’incontro “Essere artigiani oggi”, dove il professore terrà il saluto di apertura mentre a confrontarsi sul tema saranno l’assessore regionale Elio De Anna, il presidente nazionale di Confartigianato Giorgio Guerrini e quello provinciale Silvano Pascolo. Alle 20,45 al Teatro Verdi Sennett parlerà di “Lavoro futuro” con Pier Luigi Celli, direttore della Luiss di Roma, coordinati da Marino Sinibaldi. Venerdì 18 alle 18 all’auditorium della Regione Giulio Giorello dell’Università degli studi di Milano e Edoardo Boncinelli dell'Università Vita Salute San Raffaele di Milano, coordinati da Stefano Moriggi, parleranno di Anima e tecnica, mentre alle 20,45, nella stessa sede, Richard Sennett terrà una lectio magistralis su “L’uomo artigiano. L’umanesimo”. In questa occasione sarà consegnata all’autore la tesi vincitrice del concorso Irse 2010 “Europa e giovani” a lui dedicata e realizzata da Elisa Dalla Longa.