«Ho perso un amico, prim’ancora che un dirigente della nostra associazione. Mi era stato presentato da suo padre che, all’epoca, mi aveva detto: “Abbiatene cura e allevate un buon dirigente, che è poi ciò che è diventato». Silvano Pascolo, presidente di Confartigianato Pordenone, ricorda così Pierangelo Todesco, scomparso la notte scorsa in seguito ad una malattia che non gli ha lasciato scampo. Pierangelo «aveva un carattere duro, ma era di una lealtà rara di questi tempi. Un punto di riferimento certo proprio perché un suo “sì” non veniva mai detto per compiacere: se diceva qualcosa lo faceva con convinzione e attuava comportamenti conseguenti. E’ stato un punto di riferimento e una sicurezza per la sua schiettezza e il suo agire, e desidero proprio sottolineare la grande lealtà che ha sempre avuto nei confronti degli altri dirigenti, degli artigiani e di coloro che ha rappresentato nelle varie sedi in cui ha ricoperto incarichi. Ha sempre svolto i suoi compiti con rara dedizione – prosegue Pascolo -, un altruismo altrettanto raro e da premiare. Posso dire che da presidente mandamentale di Maniago è stato sempre un riferimento molto importante e ha contribuito alla crescita di quel territorio in maniera decisiva». A piangere Todesco non ci sono solo i dirigenti di Confartigianato «ma anche tutti gli artigiani che hanno avuto l’opportunità di conoscerlo. Alla famiglia – conclude Pascolo - l’abbraccio mio personale e di tutti i colleghi di Confartigianato». Pierangelo Todesco era nato il 24 novembre del 1958 a Maniago, la “sua” città, dove nel ’94 aveva fondato la Todesco A&O snc in via della Repubblica, un’azienda di lavorazioni meccaniche. Convinto sostenitore dell’associazionismo, aveva aderito da subito a Confartigianato e nell’associazione e per l’associazione ha ricoperto, negli anni, vari incarichi. E’ stato membro della commissione del centro per l’impiego (ex ufficio di collocamento) di Maniago dal ’95 al 99; dal ’99 al 2001 è stato consigliere del Consorzio Coltellinai Maniago srl. Dal ’97 al 2004 è stato membro del comitato esecutivo del Congafi artigiano e dal 2005 al 2007 presidente dello stesso comitato e successivamente consigliere di amministrazione di Confidimprese Fvg; dal 2005 a oggi è stato consigliere di amministrazione di Montagna Leader scarl di cui, dal 2008, era anche vicepresidente; dal 2001 al 2006 è stato componente del consiglio direttivo del Distretto del coltello. Nel ’96 era stato eletto presidente mandamentale di Confartigianato e ancora oggi, nonostante la malattia che non gli dava tregua, continuava ad essere il punto di riferimento degli artigiani maniaghesi. Contestualmente era anche membro della commissione provinciale dell’artigianato. Lascia la moglie Maria Teresa Milani, i figli Gianluca e Alessandra, e l’adorato nipotino.