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TAXI: MANIFESTAZIONE SENZA DISAGI PER SPIEGARE IL MALCONTENTO DELLA CATEGORIA

TAXI: MANIFESTAZIONE

Hanno scelto di manifestare, ma senza creare disagi ai cittadini, i tassisti pordenonesi aderenti a Confartigianato, per denunciare l’ollogicità e i danni «che le annunciate liberalizzazioni potrebbero portare con sé. Non siamo contro le liberalizzazioni tout cour – spiega Galliano Cogo, capo categoria dei tassisti pordenonesi -: nei principi e nella logica tutti i cittadini potrebbero essere d’accordo.

Ma anche per concretizzare le liberalizzazioni occorrerebbe buon senso. Incrementare o raddoppiare il numero dei taxi avrebbe infatti un unico risultato: ridurre drasticamente l’attività di tutti con conseguente crollo del reddito dell’impresa che, in una città come Pordenone, che non è certo simile a Roma o Milano, determinerebbe il peggioramento del servizio e l’abbandono dell’attività di chi, a fronte del proprio lavoro, non riuscirebbe a ricavare il necessario per vivere».

Per denunciare tutto questo il 23 gennaio i tassisti hanno organizzato un presidio nella centrale via Mazzini distribuendo ai cittadini dei volantini nei quali si riepilogavano le ragioni della protesta e anche le proposte della categoria, come il rimando delle trattative sul rapporto macchine/popolazione «alle amministrazioni comunali, come peraltro accade oggi, perché i Comuni e i tassisti – ricorda Cogo – hanno un unico obiettivo: assicurare un servizio a regola d’arte e a costi equi, che ovviamente non significa sottocosto.

Siamo persone serie, imprenditori onesti e desideriamo continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto, e da persone serie desideriamo ascoltare proposte altrettanto serie e non assurde. La liberalizzazione annunciata, invece, sarebbe dannosa per tutti – conclude il capocategoria, per gli utenti e anche per noi».






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