Il ministero dell'Ambiente ha comunicato il differimento della data entro cui andrebbe pagato il contributo al Sistri: non più aprile, ma novembre 2012. Ma per Confartigianato Pordenone è una decisione insufficiente: quel contributo va soppresso.
Il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, è nato da subito sotto una cattiva stella. E non, ovviamente, per le finalità per le quali il sistema è stato pensato, ovvero tracciare raccolta e smaltimento dei rifiuti combattendo anche in questo modo i traffici illeciti e gli scarichi abusivi, ma per le modalità e i costi.
«Più volte in passato abbiamo giudicato le assurdità del Sistri, come le inutili complicazioni, per non parlare della decuplicazione dei costi, che il sistema generava sulle micro imprese – ricorda il presidente di Confartigianato Pordenone, Silvano Pascolo -. Pensiamo ad esempio agli adempimenti imposti a parrucchieri e barbieri per smaltire pochi grammi di lamette che ciascuna famiglia conferisce quotidianamente nel contenitore dell’indifferenziato. Ora ci attendiamo dal nuovo governo decisioni sagge, come una revisione radicale della norma, una sostanziale semplificazione, e la cancellazione del tributo per una serie di attività che non producono o conferiscono rifiuti tossici».
Per cui, bene il differimento della data di scadenza per il versamento del contributo 2012 – anche se non è ancora stata risolta la questione dei soldi già versati per i due anni precedenti in cui il Sistri non è entrato in funzione – ma la misura è insufficiente. Da qui la richiesta di apertura di un confronto con il governo per istituire un nuovo sistema che sia efficiente, economico ed efficace.
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