Rinvio di un anno per il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti tanto contestato da Confartigianato. Per il presidente degli artigiani pordenonesi è una buona notizia ma non sufficiente. Il Sistri va superato e sostituito con un sistema più semplice ed economico.
«Il rinvio di un anno del Sistri è una notizia positiva, anche se parziale. Ho già avuto modo di definirlo una “vergogna” – ricorda Silvano Pascolo -, e come Confartigianato avevamo denunciato le inefficienze del sistema, ma dopo le inchieste giornalistiche, ne abbiamo chiesto l’abolizione e la restituzione dei soldi alle imprese. Non è accettabile che, in questo particolare momento economico, si continuino a chiedere balzelli agli imprenditori.
Tanto più dopo che sia Repubblica che Report hanno messo in luce uno scenario di malaffare, sprechi e vessazioni legate al Sistri. Ai 100 milioni di euro di “tassa Finmeccanica”, come è stato ribattezzato il contributo annuale che 400mila imprese hanno inutilmente versato per due anni, si sommano i contributi versati da aziende tra produttrici di rifiuti e gestori che hanno speso quasi milioni di euro per iscriversi, acquistare le chiavette usb e le black box». Questo rinvio deve essere utilizzato per «superare il Sistri – conclude Pascolo – e definire un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti ispirato a criteri di efficienza, efficacia, semplicità ed economicità».
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