«C’è il progetto, ci sono le risorse, la Regione si decida a sbloccare i lavori per la realizzazione della variante di Dignano».
Il sollecito arriva dal capocategoria degli autotrasportatori artigiani, Mauro Beccaro preoccupato da voci insistenti che ipotizzano la possibile istituzione di un divieto di transito per i mezzi pesanti nel centro abitato di Dignano. Una decisione che di fatto costringerebbe i camion che dallo spilimberghese si dirigono verso Udine e viceversa e che oggi attraversano il Tagliamento proprio usufruendo del ponte di Dignano, ad allungare il percorso di oltre 50 chilometri indirizzandosi verso l’unico altro attraversamento fruibile: quello sulla Statale 13 Pontebbana tra Valvasone e Codroipo.
«Comprendiamo benissimo il disagio di chi, come il comune di Dignano e la popolazione di questo paese, da decenni sopporta il transito di tutti i mezzi, pesanti e non, che gravitano sul territorio a cavallo tra Udine e Pordenone, oltre a quelli che, in attesa della realizzazione della Cimpello-Gemona, percorrono questo territorio diretti o provenienti dalle aree industriali di Spilimbergo e Maniago, San Daniele e Osoppo – dichiara Beccaro -. Il problema dell’attraversamento del centro di Dignano deve essere risolto con la realizzazione di una circonvallazione che consenta di bypassare il cuore dell’abitato per raggiungere il ponte.
Una variante ancora più necessaria in previsione della bretella di Barbeano, collegamento della Cimpello-Sequals con il ponte sul Tagliamento, che potrebbe ulteriormente appesantire il traffico.
Da qui il sollecito che rivolgiamo alla Regione affinchè proceda rapidamente nella realizzazione della variante, un progetto che risponderebbe alle esigenze di tutti senza penalizzazioni per i residenti di Dignano, e neanche per gli autotrasportatori».
Beccaro chiede inoltre, sempre alla Regione, di sapere «a che punto è il progetto di completamento della Cimpello-Sequals fino a Gemona.
Si tratta – rimarca il capo categoria degli autotrasportatori artigiani – di un’altra opera cruciale per il territorio, naturale continuazione della Pedemontana Veneta già in corso di realizzazione, e interessante alternativa alla sempre congestionata Pontebbana.
La Cimpello-Gemona, poi, consentirebbe di far ripartire in parte anche il settore delle costruzioni con tutto il relativo indotto».
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