Come ogni gennaio torna alla ribalta l’annosa questione dell’affidamento esclusivo della riparazione delle auto incidentate alle carrozziere fiduciarie delle assicurazioni, come modalità per la riduzione dei premi RC auto. Materia oggetto di scontro tra le associazioni che rappresentano la categoria e le compagnie.
Quest’anno però lo scontro sembra avvicinarsi all'epilogo con le carrozzerie indipendenti, che hanno scelto di non stipulare contratti di collaborazione, destinate a soccombere. Da tempo infatti la potente lobby degli assicuratori preme perché le riparazioni dei veicoli vengano fatte confluire esclusivamente ad officine convenzionate, cosiddette “fiduciarie” e i contenuti del cosiddetto “Provvedimento concorrenza” sembrano andare proprio in questa direzione. «La libera concorrenza è destinata a sparire. Ci si sta muovendo verso un mercato delle riparazioni controllato dalle compagnie – dichiara Silvano Pascolo, presidente di Confartigianato Pordenone -.
Il provvedimento che si sta rifinendo a Palazzo Chigi, che verrà presentato il prossimo 20 febbraio, spianerebbe la strada al meccanismo per cui un automobilista sarà obbligato a riparare il suo mezzo non dal suo carrozziere di fiducia ma presso una delle officine affiliate alle compagnie assicurative. E la contropartita? Una promessa di calmierare le tariffe RC auto, che sono le più alte d'Europa. +45% rispetto alla media degli altri Paesi europei . A ogni automobilista infatti, la polizza costa mediamente 491 euro l'anno contro i 278€ nel resto del continente, dove si va da un massimo di 357 euro nel Regno Unito a un minimo di 199 nella Spagna». Secondo l'Ania (associazione nazionale imprese assicuratrici) per abbattere i costi della polizza si devono rivedere: i risarcimenti per i danni alle persone, aumentare i controlli stradali, intensificare la lotta alle frodi ed in particolare ricorrere alla rete delle officine convenzionate.
«Promesse di questo genere - spiega Pascolo - ne sono già state fatte tante con l’unico risultato di aver migliorato i bilanci delle compagnie senza vantaggio alcuno per i consumatori. Imporre l’obbligo di ricorrere alle officine fiduciarie è il provvedimento più semplice da attuare, in realtà il meno efficace per la riduzione dei premi; l’unico che rischia di essere adottato dal Governo, con il risultato che gli automobilisti continueranno a pagare gli stessi importi senza aver garantita la qualità della riparazione, la sicurezza del mezzo riparato e soprattutto senza aver potuto scegliere il proprio carrozziere di fiducia».
«Se è vero che il cliente è colui che paga un servizio, il sistema delle carrozzerie fiduciarie non considera l’automobilista come tale in quanto istituisce un rapporto esclusivo con il carrozziere che nel suo intervento agirà seguendo le indicazioni delle compagnie che imporranno tempi di riparazione costi, orari fornitura di ricambi, tipologia delle riparazioni , a discapito dei diritti dell’automobilista danneggiato».
Confartigianato per fronteggiare la situazione, oltre a sostenere una proposta di modifica al codice delle assicurazioni per ridurre le tariffe RC auto e tutelare i diritti di imprese e consumatori, ha già proclamato le azioni per la mobilitazione nazionale della categoria.
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