«Le nostre imprese non accettano di essere messe fuori mercato in nome di una presunta riduzione delle tariffe RC auto e di una finta liberalizzazione». A dirlo è il presidente di Confartigianato Pordenone, Silvano Pascolo, a norme dei carrozzieri artigiani che hanno deciso la mobilitazione contro le decisioni del Governo.
«Una strada obbligata quella della mobilitazione della categoria dei carrozzieri – spiega Pascolo – di fronte al “pacchetto” di norme sulla riforma dell’RC auto varata dal Governo che rende nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In questo modo, secondo la categoria, si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti che non operano in convenzione con le assicurazioni, e si impedisce ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia.
“Questa norma – sottolinea Pascolo - è l’esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizza tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le Assicurazioni impongono condizioni contrattuali-capestro che le costringe a lavorare sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualità della riparazione. E’ singolare – sottolinea - che proprio nelle misure indicate dal Governo per abbassare i costi a carico delle pmi, si nasconda un meccanismo che mette fuori mercato migliaia di piccole imprese. Con il provvedimento sulla riforma della RC auto si va in direzione opposta rispetto alla libera concorrenza nel settore e senza che ciò permetta di realizzare il tanto auspicato calo delle tariffe”.
Liberalizzare – aggiungono i carrozzieri di Confartigianato Pordenone- significa ampliare l’offerta, mentre il provvedimento varato dal Governo mettere fuori gioco molte migliaia di carrozzerie che hanno individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato. Inoltre, la norma crea un grave e palese conflitto di interesse in cui ricadono le Assicurazioni che, per legge, sono obbligate a risarcire il danno e non ad occuparsi direttamente della riparazione”.
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