Dopo il decreto che ha istituito l’Autorizzazione unica ambientale (Aua), il provvedimento rilasciato su istanza di parte che incorpora in un unico titolo diverse autorizzazioni ambientali, ecco arrivare il nuovo modello unico ambientale. «Essenziale norma di semplificazione», come l'ha definita il presidente di Confartigianato Pordenone, Silvano Pascolo.
Un pezzetto di taglio alla burocrazia è divenuto realtà, grazie all'Autorizzazione unica ambientale. In particolare, sono 7 le autorizzazioni di base che possono essere assorbite dall’Aua, alle quali si possono eventualmente aggiungere altri permessi individuati da norme regionali come autorizzazione sugli scarichi, comunicazione per l’utilizzo delle acque reflue, autorizzazione alle emissioni in atmosfera, documentazione previsionale di impatto acustico, autorizzazione all’uso dei fanghi di depurazione, comunicazione sullo smaltimento, recupero dei rifiuti.
La Conferenza unificata del 26 febbraio scorso ha approvato il modello unico semplificato relativo all’Autorizzazione che le piccole e medie imprese sono tenute a presentare per gli interventi su impianti produttivi che non hanno dimensioni tali da richiedere l’Aua. Ricordiamo che l’Aua va richiesta con un’unica domanda al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive); il rilascio avviene solitamente entro 90 giorni, salvo i casi in cui è necessario convocare la Conferenza di Servizi. Ora spetta alle regioni il dover adottare il nuovo modulo standard, adeguando i contenuti alle normative regionali di settore, entro il 30 giugno 2015.
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