«Un comportamento inaccettabile, quello del ministero e, per estensione, del Governo che a due giorni dalla scadenza delle dichiarazioni dei redditi “taglia” del 70 per cento le deduzioni per le imprese del settore, dopo aver promesso che sarebbero rimaste in linea con quelle dell'anno precedente. Stante così le cose – è la dichiarazione lapidaria di Mauro Beccaro, capocategoria degli autotrasportatori pordenonesi – o arrivano correttivi in tempi rapidissimi, oppure il malcontento della categoria sfocerà nella proclamazione immediata del fermo del trasporto merci».
E' una situazione esplosiva quella che si è venuta a creare in queste ore dopo la pubblicazione, da parte dell'Agenzia delle Entrate, della nota con cui informa della riduzione di circa il 70% degli importi per la deduzione di spese non documentate rispetto allo scorso anno. «Paradossalmente queste indicazioni arrivano nel momento in cui le imprese del settore hanno definito i bilanci del 2014 e si trovano oggi, al momento del pagamento delle imposte, a dover rivedere i conti e – letteralmente – rimettere decine di migliaia di euro per l'attività svolta lo scorso anno. E questo – dichiara il presidente di Confartigianato Pordenone, Silvano Pascolo – è assolutamente inaccettabile. Con quella circolare il Governo Renzi viola tutte le norme e le regole che pure lui si è dato. Decisamente #noncisiamo».
L'incontro con il ministro Delrio e i vertici delle associazioni di rappresentanza del settore è stato deludente e oggi le associazioni si sono riunite esprimendo una linea comune.
La sintesi è chiara: «Se a breve non verranno date risposte concrete e positive, le associazioni, Confartigianato Trasporti in testa, dichiareranno il fermo del settore per rispondere alle beffarde posizioni del governo – fanno sapere gli autotrasportatori artigiani pordenonesi – che promette le stesse deduzioni dello scorso anno, e poi le taglia del 70% affossando le imprese».
Per rendere un'idea di che cosa significhi «il provvedimento iniquo del Mef – conclude Beccaro - un esempio un autotrasportatore che opera in campo nazionale con un veicolo vedrà un aumento della tassazione di 6.000 euro di imposte da versare in più sul saldo dei redditi 2014 ed altri 6.000 in acconto sul 2015.
Un aggravio quindi di 12.000 euro a mezzo che nessun imprenditore normale ha a disposizione. Maggiorazioni inaspettate non considerate sui costi delle imprese che affosseranno l’autotrasporto italiano di merci.
Per questo Confartigianato ha richiesto di ripristinare le deduzioni preesistenti anche con una integrazione degli stanziamenti ed invita le imprese ad aspettare a presentare la dichiarazione dei redditi senza effettuare alcun versamento in attesa di ottenere giustizia almeno fino al 20 agosto data in cui è possibile fare la rateizzazione con una maggiorazione contenuta».
(seguono tabelle)
Riduzione delle deduzioni forfetarie per autotrasportatori e stima del possibile impatto (importi in euro)
Nella tabella si stima l’aggravio di imposte e contributi a fronte della riduzione delle deduzioni forfetarie per gli autotrasportatori. Sono state evidenziate sia le maggiori imposte di competenza, che l’aggravio in termini finanziari. Infatti, la riduzione dell’agevolazione fa sentire il proprio impatto anche sul conteggio degli acconti.
Trasporti effettuati dall'imprenditore
|
INPS
(a)
|
IRPEF
(b)
|
Maggiori imposte
totali di competenza
(a+b)
|
Maggiore esborso finanziario
|
Oltre comune ma nella regione o nelle regioni confinanti
|
2.565
|
3.106
|
5.671
|
8.139
|
Oltre le Regioni confinanti
|
4.117
|
5.410
|
9.527
|
13.657
|
Trasporti effettuati dall'imprenditore
|
periodo di imposta
|
riduzione
|
|
|
2013
|
2014
|
euro
|
%
|
Nel comune in cui ha sede l'impresa
|
19,60
|
6,30
|
-13
|
-68%
|
Oltre il comune in cui ha sede impresa ma nella Regione e nelle Regioni confinanti
|
56,00
|
18,00
|
-38
|
-68%
|
Oltre la Regione e le Regioni confinanti
|
92,00
|
30,00
|
-62
|
-67%
|
Autotrasporto: Deduzioni forfetarie
Trasporti effettuati dall'imprenditore
|
periodo di imposta
|
riduzione
|
|
|
2013
|
2014
|
euro
|
%
|
Nel comune in cui ha sede l'impresa
|
19,60
|
6,30
|
-13
|
-68%
|
Oltre il comune in cui ha sede impresa ma nella Regione e nelle Regioni confinanti
|
56,00
|
18,00
|
-38
|
-68%
|
Oltre la Regione e le Regioni confinanti
|
92,00
|
30,00
|
-62
|
-67%
|
Elaborazione Ufficio Studi CGIA
Costo di esercizio medio per Km (€)
ITALIA
|
1,60
|
AUSTRIA
|
1,57
|
GERMANIA
|
1,55
|
FRANCIA
|
1,52
|
SLOVENIA
|
1,26
|
SPAGNA
|
1,22
|
UNGHERIA
|
1,08
|
POLONIA
|
1,07
|
ROMANIA
|
0,93
|
Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (2013)
Il prezzo del gasolio nell’area dell’Euro
Valori in euro al litro e differenza % su prezzo medio
Rank
|
Paesi
|
Prezzo gasolio (in € al litro) al 29/06/2015
|
Differenza % sul prezzo medio AREA EURO
|
1
|
Italia
|
1,464
|
+16,8
|
2
|
Finlandia
|
1,374
|
+9,7
|
3
|
Irlanda
|
1,339
|
+6,9
|
4
|
Paesi Bassi
|
1,295
|
+3,4
|
5
|
Cipro
|
1,283
|
+2,4
|
6
|
Malta
|
1,260
|
+0,6
|
7
|
Portogallo
|
1,255
|
+0,2
|
8
|
Germania
|
1,241
|
-1,0
|
9
|
Grecia
|
1,238
|
-1,2
|
10
|
Slovenia
|
1,228
|
-2,0
|
11
|
Francia
|
1,205
|
-3,9
|
12
|
Slovacchia
|
1,201
|
-4,1
|
13
|
Belgio
|
1,195
|
-4,6
|
14
|
Spagna
|
1,177
|
-6,0
|
15
|
Lituania
|
1,177
|
-6,1
|
16
|
Austria
|
1,174
|
-6,3
|
17
|
Lettonia
|
1,133
|
-9,6
|
18
|
Estonia
|
1,129
|
-9,9
|
19
|
Lussemburgo
|
1,073
|
-14,3
|
|
AREA EURO
|
1,253
|
|
Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Commissione Europea
La progressiva caduta delle imprese attive nell’autotrasporto in Italia
Dati in unità e variazione %
Dati alla fine del 1° trim di ogni anno
|
Imprese attive nell'autotrasporto
|
2009
|
108.745
|
2010
|
103.945
|
2011
|
100.758
|
2012
|
97.303
|
2013
|
94.272
|
2014
|
90.833
|
2015
|
88.175
|
|
|
Var. ass. dal 2009 al 2015
|
-20.570
|
Var. % dal 2009 al 2015
|
-18,9
|
|
|
Var. ass. ultimo anno (2015-2014)
|
-2.658
|
Var. % ultimo anno (2015/2014)
|
-2,9
|
Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati camerali
|