L'ASSOCIAZIONE
Chi siamo
Il territorio
Le cariche associative
Le nostre aziende
I gruppi
Inapa
PER I NOSTRI SOCI
I servizi
Rassegna stampa
Comunicati stampa
Notizie categorie
Stampa locale
Circolari
Informatore artigiano
Informimpresa
Contributi economici EBIART per NON AUTOSUFFICIENZA
Trasparenza 2019-2024
News
Sportello on-line
Agenda
Galleria fotografica
Link utili
UNISCITI A NOI!
Fare impresa
Diventa socio!
Scambi
RICERCA NEL SITO
Area riservataAREA RISERVATA

In collaborazione con i

Camera di Commercio

Cata Artigianato FVG



AGEVOLAZIONI
alle imprese


Modulo aggiormento dati
concentro
Accedi ai cataloghi della formazione e dell’internazionalizzazione del sistema economico pordenonese
Regione autonoma del Friuli - artigianato
Pordenone with love
Segno Artigiano
acquistinretepa
Info Sportello MePA
Informativa COOKIES

Informativa Unione Artigiani

Informativa ISVAR

Informativa Un.Art.Servizi

 
Home > Rassegna stampa > Comunicati stampa 

SALVAGUARDARE IL CREDITO ALLE PMI. CONFARTIGIANATO CHIEDE LA CONFERMA DEL "FATTORE DI SUPPORTO PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE".

Quando un piccolo imprenditore chiede un prestito alla banca, non sa che parte delle possibilità che ha di ottenerlo derivano da un meccanismo poco noto e dal nome vagamente esoterico, il “fattore di supporto per le piccole e medie imprese”.

Questo meccanismo, introdotto nel 2014 dalla Commissione Europea per assicurare un adeguato flusso di credito alle piccole imprese, consente alle banche di prestare denaro alle pmi con un minore assorbimento di capitale.

Detta in soldoni, quando un istituto di credito concede un prestito a una piccola o media impresa, purché di importo complessivo inferiore a un milione e mezzo di euro, deve accantonare meno patrimonio rispetto a quanto previsto dai rigidi parametri di Basilea 3, soldi che possono essere messi in circolazione.

La misura scade all’inizio del prossimo anno e nonostante questo strumento stia aiutando le piccole imprese a guidare la crescita economica del continente, in un contesto di ripresa ancora fragile, non tutti in Europa sono favorevoli a mantenerlo in vita. In particolare, non lo è l’Autorità bancaria europea che teme che questo sconto sul patrimonio possa incidere sulla solidità del sistema creditizio di Eurolandia. Il fronte dei favorevoli è però molto vasto ed è pronto a dare battaglia.

Lo conferma l’iniziativa del vice presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che insieme a 11 alti rappresentanti del Parlamento Europeo, praticamente tutti i gruppi politici, ha inviato una lettera al Commissario Europeo per la stabilità finanziaria, Jonathan Hill, in cui chiede il prolungamento della durata del ‘fattore di supporto”.

Nello stesso tempo, in Italia, le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno approvato una risoluzione del Pd, con primo firmatario l’onorevole Luigi Taranto, che impegna il Governo a “sviluppare ogni iniziativa utile” alla riconferma del meccanismo. Va nella stessa direzione la richiesta espressa da Confartigianato insieme a Rete Imprese Italia.

Secondo l’Associazione bancaria italiana, in 19 mesi la misura ha corrisposto a una maggiore potenzialità di credito di 30 miliardi, con una riduzione dello spread di 20 punti base.

Un aiuto determinante in contesto generale ancora segnato dalle difficoltà di accesso al credito per le pmi. «Numeri che non possono lasciare indifferenti – rileva il presidente di Confartigianato Pordenone, Silvano Pascolo -, soprattutto se si ricorda che la crescita economica e occupazionale della UE è affidata in massima parte alle piccole imprese che rappresentano il 99,8% delle imprese europee. Un motore di sviluppo che senza la benzina del credito è destinato a fermarsi».






Camera di CommercioArtigianinetTelemar