“La riunione della Commissione degli esperti svoltasi presso la sede della Sose a Roma, nella quale sono state accolte le proposte avanzate da Confartigianato e Rete imprese Italia, segna un passaggio fondamentale nella vita degli studi di settore”.
A dirlo è il presidente di Confartigianato Pordenone, Silvano Pascolo, che anticipa come, nelle intenzioni del Governo gli studi di settore non costituiranno più uno strumento di accertamento, ma di selezione delle imprese, mirato a individuare il grado di “affidabilità e compliance” a cui è connessa la riduzione dell’attività di controllo.
Non ci sarà più, quindi, alcun ricavo di congruità a cui uniformarsi, ma i ricavi dichiarati, sempre integrabili in dichiarazione, contribuiranno, insieme ad altri elementi, al raggiungimento del grado di “affidabilità e compliance”.
In futuro saranno semplificati i modelli e ridotti i “cluster” e il numero degli studi di settore.
“Ora sarà essenziale – prosegue Pascolo – la fase di affinamento e di condivisione della nuova metodologia di costruzione al fine di valutare gli effetti in termini globali dei risultati sull’intera platea dei soggetti per cui si renderanno via via applicabili”.
“La prossima Legge di bilancio – conclude il presidente degli artigiani pordenonesi – dovrà contenere, quindi, le conseguenti e necessarie modifiche normative e anche l’atteso rafforzamento del sistema di premialità, destinato a ridurre la pressione fiscale sulle imprese più meritevoli”.
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