L'ASSOCIAZIONE
Chi siamo
Il territorio
Le cariche associative
Le nostre aziende
I gruppi
Inapa
PER I NOSTRI SOCI
I servizi
Rassegna stampa
Comunicati stampa
Notizie categorie
Stampa locale
Circolari
Informatore artigiano
Informimpresa
Contributi economici EBIART per NON AUTOSUFFICIENZA
Trasparenza 2019-2024
News
Sportello on-line
Agenda
Galleria fotografica
Link utili
UNISCITI A NOI!
Fare impresa
Diventa socio!
Scambi
RICERCA NEL SITO
Area riservataAREA RISERVATA

In collaborazione con i

Camera di Commercio

Cata Artigianato FVG



AGEVOLAZIONI
alle imprese


Modulo aggiormento dati
concentro
Accedi ai cataloghi della formazione e dell’internazionalizzazione del sistema economico pordenonese
Regione autonoma del Friuli - artigianato
Pordenone with love
Segno Artigiano
acquistinretepa
Info Sportello MePA
Informativa COOKIES

Informativa Unione Artigiani

Informativa ISVAR

Informativa Un.Art.Servizi

 
Home > Rassegna stampa > Comunicati stampa 

IMPIANTI – REGOLAMENTO CPR: CAVI

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10/07 il DECRETO LEGISLATIVO 16 giugno 2017, n. 106 "Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 305/2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE (17G00119)". Si tratta di un decreto di armonizzazione del Regolamento Europeo già vigente dal 2013. Poiché tra i prodotti da costruzione vi sono anche i “cavi”, il decreto interessa anche il comparto degli impianti. Sul tema, proprio recentemente, si era espresso anche il CEI che con la Variante 4 della Norma CEI 64/8 aveva dato indicazioni sull’uso dei cavi. In pratica, proprio con la Variante 4 è stata trovata una soluzione tecnica di buon senso, poiché prevede che si possono usare i cavi precedenti in tutti quegli interventi il cui progetto sia antecedente (e quindi con data certa) al 1° luglio 2017. Tale indicazione a nostro parere sembra non essere messa in discussione dal decreto 106/2017, poiché all'articolo 1, comma 2 dichiara espressamente che “Restano ferme le disposizioni nazionali che stabiliscono regole tecniche inerenti la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo e la manutenzione delle opere da costruzione”. Il decreto però reca anche un sistema sanzionatorio per “Violazione degli obblighi di impiego dei prodotti da costruzione”, che all’articolo 20 cita il progettista dell’opera e quindi potrebbero essere interessate anche le imprese del settore. Le sanzioni nel caso sono significative, trattandosi di “sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 euro a 12.000 euro; salvo che il fatto costituisca più grave reato, il medesimo fatto è punito con l'arresto sino a tre mesi e con l'ammenda da 5.000 euro a 25.000 euro”. Il decreto entrerà in vigore il 9 agosto 2017. In attesa di avere indicazioni dal CEI in merito alla vigenza della Variante 4 della Norma 64/08, consigliamo un atteggiamento prudenziale. Non appena otterremo indicazioni, sarà nostra cura trasmettere una comunicazione in merito.






Camera di CommercioArtigianinetTelemar