L'ASSOCIAZIONE
Chi siamo
Il territorio
Le cariche associative
Le nostre aziende
I gruppi
Inapa
PER I NOSTRI SOCI
I servizi
Rassegna stampa
Comunicati stampa
Notizie categorie
Stampa locale
Circolari
Informatore artigiano
Informimpresa
Contributi economici EBIART per NON AUTOSUFFICIENZA
Trasparenza 2019-2024
News
Sportello on-line
Agenda
Galleria fotografica
Link utili
UNISCITI A NOI!
Fare impresa
Diventa socio!
Scambi
RICERCA NEL SITO
Area riservataAREA RISERVATA

In collaborazione con i

Camera di Commercio

Cata Artigianato FVG



AGEVOLAZIONI
alle imprese


Modulo aggiormento dati
concentro
Accedi ai cataloghi della formazione e dell’internazionalizzazione del sistema economico pordenonese
Regione autonoma del Friuli - artigianato
Pordenone with love
Segno Artigiano
acquistinretepa
Info Sportello MePA
Informativa COOKIES

Informativa Unione Artigiani

Informativa ISVAR

Informativa Un.Art.Servizi

 
Home > Rassegna stampa > Notizie categorie 

ALIMENTARE- NOVEMBRE 2017

  • ALIMENTAZIONE/Riunione Osservatorio Alimentare
  • L’Osservatorio Alimentare, al quale partecipano per Confartigianato Alimentazione il presidente Massimo Rivoltini ed il responsabile Arcangelo Roncacci, si è riunito il 21 settembre scorso, proseguendo nella discussione intorno ai tre temi individuati nella prima riunione: Formazione continua ed aggiornamento professionale: va favorita la promozione, nell’interesse dei lavoratori e dell’azienda, di corsi di formazione per la specializzazione, finanziabili dagli Enti Bilaterali o da Fondartigianato nell’ambito dei paini formativi settoriali. Sottolineata la responsabilizzazione del lavoratore su comportamenti tesi a preservare la sua salute e nel contempo garantire la sicurezza del prodotto. Integrazione filiera agroalimentare: in considerazione della tendenza del mercato in direzione di una integrazione di filiera (agrogelaterie, agrocaffè etc. ) occorre approntare strumenti, quali lo stesso CCNL, al fine di rappresentare queste nuove imprese, garantendo medesime tutele per i dipendenti occupati sia per mansioni agricole che di trasformazione. Politica degli appalti e contoterzismo: le imprese che lavorano conto terzi lamentano di essere ostaggio, per la rincorsa sul prezzo, della GDO con peggioramento di standard qualitativi e di rating dell’azienda. Soluzioni potrebbero essere patti di best practice e best price con GDO per far apprezzare il prodotto dai consumatori vendendolo a prezzi maggiorati e riconoscendo giusta remunerazione all’impresa fornitrice; evoluzione delle imprese, tramite formazione per acquisire specifiche competenze, verso produzioni proprie con eventuali politiche di valorizzazione con marchi d’impresa e/o brevetti.
  • ALIMENTAZIONE/Indicazione in etichetta della sede dello stabilimento

Nel complesso comunque, afferma sempre il presidente Rivoltini, la valutazione del provvedimento è positiva in quanto l’indicazione potrebbe aiutare il consumatore a scegliere consapevolmente un alimento rispetto a un altro anche in considerazione del paese o la regione dove è prodotto, e ciò potrebbe avvantaggiare gli artigiani e le piccole imprese che di solito preferiscono utilizzare materie prime locali e metodi di produzione tipici (per sottolineare il legame con il territorio), offrendo, grazie ad una filiera più corta, maggiori garanzie di qualità, sicurezza, naturalità e valenza culturale ai consumatori.

È stato pubblicato su G.U. il Decreto legislativo che reintroduce in Italia l'indicazione obbligatoria in etichetta della sede e dell'indirizzo dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento per i soli prodotti alimentari preimballati destinati al mercato nazionale, in quanto i prodotti destinati o realizzati in altri paesi dell'area comunitaria non saranno soggetti all'obbligo.
La motivazione del provvedimento sta nel garantire una corretta informazione al consumatore ed una immediata rintracciabilità dell'alimento da parte degli organi di controllo.
Per il Presidente di Confartigianato Alimentazione Massimo Rivoltini la mancata estensione dell’obbligo agli altri paesi dell’Unione Europea determina una palese disparità di concorrenza, favorendo le imprese multinazionali, molto spesso proprietarie di marchi nazionali, in quanto questa tipologia di imprese preferisce produrre dove è meno costoso.

  • ALIMENTAZIONE/Seminario sul Mercato del Food negli USA

I lavori si sono conclusi con un riepilogo degli aspetti operativi della normativa FSMA a cura di un rappresentante della Speciality Food Association, professionista esperto di importazioni agroalimentari, e con una serie di domande specifiche sull’applicazione della FSMA da parte di alcune aziende presenti, alle quali hanno fornito risposte gli esperti interpellati.
Si è svolto il 3 ottobre scorso a Roma, presso la sede di Rete Imprese Italia,  un incontro formativo che ha visto la presenza del responsabile di Confartigianato Alimentazione Arcangelo Roncacci , rivolto alle aziende del settore agroalimentare per conoscere gli aspetti fondamentali della nuova normativa sulla sicurezza alimentare (FSMA) introdotta in USA  dalla FDA-Food and Drug Administration.
Sono state fornite informazioni pratiche sulle nuove procedure e sui requisiti necessari per accedere al mercato USA, così come sulle responsabilità in caso di violazione della normativa, in modo che le imprese possano avere una maggiore consapevolezza e migliorare la loro capacità di promuovere le esportazione verso gli USA.
Dopo un’introduzione sulle importazioni USA di prodotti agroalimentari italiani a cura dell’Ufficio ICE-Agenzia di New York,  e sul ruolo dello stesso ufficio a supporto delle imprese, vi sono stati interventi da parte di esperti FDA dalla sede di Bruxelles e dalla sede centrale di Washington sulla legislazione FSMA con cenni in merito ai Controlli Operativi (PC)  ed ai Programmi di Verifica dei Fornitori Esteri (FSVP).

 


ALIMENTAZIONE – Consiglio Direttivo Federazione

 

 

 

Il 9 maggio si è tenuta la riunione del Consiglio Direttivo di Confartigianato Alimentazione. Il presidente Massimo Rivoltini ha sottolineato la necessità di procedere velocemente in modo da essere pronti operativamente per le prossime festività natalizie, previo passaggio autorizzatorio interno, all’attuazione del progetto “Comprartigiano”, con il quale viene realizzata  una piattaforma per il commercio elettronico e la distribuzione dei prodotti agroalimentari. Il responsabile Arcangelo Roncacci ha aggiornato sulle questioni in corso con il MISE: risposte a quesiti posti sul Reg. 1169/2011 in materia di etichettatura alimentare, futura applicazione del Reg. sull’indicazione d’origine su materia prima prevalente nel prodotto e due proposte della Commissione di regolamenti sul mutuo riconoscimento e sulla vigilanza sul mercato. Inoltre riferisce degli interventi effettuati in merito ad un documento della Commissione di interpretazione del Regolamento sulla riduzione di acrilammide in alcuni prodotti e sulla proposta di direttiva riguardante le pratiche commerciali sleali B2B nella filiera. È stata infine data comunicazione sull’attività svolta da Confexport per giungere alla sigla dell’accordo con Fiera di Milano per le manifestazioni Tuttofood ed Host. 

 

 

 

ALIMENTAZIONE – Consiglio Direttivo Dolciario 

 

 

 

Il Consiglio Direttivo di Confartigianato Dolciario, presieduto da Massimo Rivoltini, ha esaminato il 9 maggio una proposta di legge regionale del Friuli-V.G. per la tutela del gelatiere artigiano e della produzione del gelato artigianale di qualità, elaborata dal gruppo regionale di categoria d’intesa con il vertice nazionale. La responsabile del settore regioni ed autonomie locali Ilenia Ambrosetti, rilevando che il Registro della gelateria artigiana di qualità darebbe valenza professionale ai gelatieri inseriti, ha evidenziato che la competenza sulla definizione professionale del gelatiere artigiano è di ambito nazionale, per cui si è deciso di modificare la proposta; resta aperto il problema dell’organo di controllo del rispetto del Disciplinare produttivo per il quale i consiglieri si impegnano a visionare quello vigente in Liguria. Il consigliere Giorgio Venudo ha comunicato di aver ricevuto apprezzamenti per la nostra ampia partecipazione alla giornata europea del gelato artigianale e di essere stato informato del riconoscimento che sarà dato alla nostra associazione  quale messaggero del gelato artigianale per il 2018. È stata infine rilevata l’importanza di una campagna di educazione alimentare nelle scuole sulle proprietà organolettiche e nutrizionali del gelato finalizzato anche ad una maggiore presenza di bambini nelle gelaterie.

 

 

 

ALIMENTAZIONE – Verso la conclusione del progetto relativo a nuove figure professionali a livello ITS settore alimentare

 

 

 

Si è svolta recentemente una riunione con le categorie produttive per l’esame  della bozza definitiva del progetto relativo alla revisione delle figure nazionali di riferimento dei percorsi ITS (Istruzione tecnica superiore) Ambito Agroalimentare, convocata dalla Rete Agri ITS, che è la rete nazionale delle Fondazioni regionali ITS nel settore alimentare, alla quale hanno partecipato per Confartigianato Arcangelo Roncacci,  Responsabile del settore alimentare  e Paolo Perruzza, del settore Mercato del lavoro e formazione professionale. La revisione delle figure professionali si è resa necessaria per l’opportuno adeguamento alle nuove richieste provenienti dal mondo produttivo, per essere in linea con le strategie del programma Industria 4.0 e tenendo ben presente le aree di specializzazione territoriale. Sono state elaborate sei distinte schede per specifici profili professionali sui quali  sono state avanzate delle osservazioni riguardo la definizione delle  competenze sia di base che trasversali nonché le opportune conoscenze relative soprattutto alle figure professionali interessanti per le imprese artigiane e PMI, in particolare quella dedita all’innovazione nella produzione che potrebbe essere utilizzata in forma consulenziale e quella specializzata nella promozione e commercializzazione del prodotto agroalimentare che risponda  alle richieste avanzate dai consumatori anche con modalità innovative. Rispetto ad una proposta di modificare la denominazione dell’ambito di riferimento da “Agroalimentare” ad Agribusinness”, termine certamente più riduttivo, si è sostenuta l’opportunità di mantenere la denominazione “Agroalimentare”, alla luce del fatto che si tratta di terminologia ormai consolidata e che indentifica con immediatezza l’ambito di riferimento.

 


 

ALIMENTAZIONE – Documento su  proposta di direttiva “Pratiche commerciali sleali” nelle relazioni B2B nella catena di approvvigionamento alimentare

 

 

 

In merito alla proposta di direttiva Ue riguardante le “pratiche commerciali sleali” nelle relazioni B2B nella catena di approvvigionamento alimentare, Confartigianato Alimentazione, sollecitata da Ueapme,  si è espressa con un documento in cui viene apprezzato l'obiettivo generale della proposta di direttiva, ovvero la prevenzione della cattiva condotta nella filiera agroalimentare. Si è ritenuto che comportamenti scorretti possono avere conseguenze negative per le piccole e micro imprese che operano nel settore della produzione agricola o della trasformazione, che – come noto – non hanno potere contrattuale.
Di fatto, la nuova proposta di direttiva può creare condizioni discriminanti per le PMI che riforniscono altre PMI, in quanto non sarebbero protette in caso di pratiche commerciali sleali; si è ritenuto invece che la protezione legislativa dovrebbe essere estesa a tutte le PMI fornitrici indipendentemente dal tipo di acquirente, come previsto dalla legislazione italiana che non ammette alcuna distinzione tra le società acquirenti. Inoltre è stata valutata  positivamente la procedura di reclamo che prevede che l'Autorità esecutiva protegga l'identità del denunciante una pratica commerciale scorretta o consenta alla società di presentare un reclamo attraverso la propria associazione, in quanto viene evitato che possano esserci ritorsioni. L'Autorità esecutiva dovrebbe effettivamente verificare i comportamenti delle imprese e adottare misure scoraggianti, al fine di evitare pratiche sleali e, allo stesso tempo, punire con pesanti ammonimenti le società che si comportano in modo scorretto.

 

 


 

ALIMENTAZIONE – Due importanti comunicazioni del MIPAAF

 

 

 

Il MIPAAF ha comunicato la firma da parte  del Presidente del consiglio Paolo Gentiloni, in qualità di Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, e del Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda del decreto con il quale si assicura l’applicabilità fino al 31 marzo 2020 dei decreti ministeriali che hanno introdotto l’obbligo di indicazione dell’origine della materia prima sull’etichetta del latte, della pasta, del riso e del pomodoro. Il provvedimento è stato emanato al fine di evitare vuoti di disciplina e incertezze interpretative, in attesa della applicazione del regolamento di esecuzione in materia adottato dalla Commissione europea, prevista per il 1° aprile 2020, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione. 
Inoltre, lo stesso Ministero ha confermato la piena vigenza del decreto per l'obbligo dell’indicazione dello stabilimento in etichetta. Il provvedimento risponde a ragioni di tutela del consumatore e garanzia della massima trasparenza nella filiera alimentare italiana. In merito alle procedure di notifica all'Unione Europea, il Governo ha tempestivamente risposto alla Commissione, opponendosi alla irricevibilità della notifica e argomentando le ragioni della sua piena correttezza. Questa interlocuzione con la Commissione è ancora in corso, il decreto è pienamente in vigore e il Governo conta di risolvere in modo positivo la vicenda.

 

 

 

ALIMENTAZIONE – Comitato nazionale per la sicurezza alimentare

 

 

 

Il 25 maggio si è tenuta la riunione della Sezione consultiva delle associazioni dei consumatori e dei produttori in materia di sicurezza alimentare del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA), alla  quale ha partecipato il responsabile del settore alimentare Arcangelo Roncacci.

È stata illustrata la Relazione sull'attività svolta dalla Sezione consultiva nel triennio 2015-2018 e si è ribadita l'importanza che la Direzione attribuisce al tema della corretta comunicazione del rischio, sottolineando l'importanza per questo aspetto della necessità della condivisione tra Ministero e tutte le rappresentanze associative che costituiscono la Sezione consultiva, sia per i messaggi che per gli strumenti di comunicazione. È  stato fornito un aggiornamento sul protocollo d'intesa siglato con la Federazione Nazionale Cuochi relativo non solo agli aspetti di sicurezza alimentare ma anche a quelli nutrizionali, sui quali  c'è un ampio interesse, anche a livello internazionale, in riferimento alle malattie croniche. Altro tema che si intenderà affrontare è quello della riformulazione degli alimenti, per il quale è già stato organizzato un seminario sugli alimenti industriali e che potrebbe essere oggetto di un protocollo sulla riformulazione delle carni lavorate. In sede di riunione Roncacci ha auspicato che il protocollo d’intesa possa essere esteso anche alle imprese artigiane che fanno somministrazione ed ha evidenziato l’importanza dei valori nutrizionali degli alimenti e sui quali compito della consulta potrebbe essere quello di predisporre campagne di educazione alimentare in modo da informare chiaramente  i consumatori sugli stili alimentari corretti da adottare.

 

 

 

 

 

 

ALIMENTAZIONE – Proposta italiana di etichettatura nutrizionale supplementare

 

 

 

Il 31 maggio si è discusso al MiSE sulla proposta italiana di etichettatura nutrizionale supplementare di cui all’art. 35 del Reg. 1169/2011, elaborata da un gruppo di lavoro costituito ad hoc e di cui fa parte anche Confartigianato Alimentazione nelle persone del suo responsabile Arcangelo Roncacci e di un tecnico nutrizionista. Considerato che i  sistemi – pur volontari – di etichettatura nutrizionale supplementare sono oramai diversi, con il rischio di un proliferare di sistemi, disposizioni, o norme nazionali che costringono le imprese a differenziare i prodotti a seconda del mercato di sbocco con costi addizionali generati dalla ridefinizione delle etichette e del packaging, nonché dalla riorganizzazione della catena distributiva e di pubblicità, si è ritenuto di puntare su un’armonizzazione dei sistemi anche per evitare un disorientamento dei consumatori nella lettura delle differenti rappresentazioni grafiche che dovrebbero informare o guidare le loro scelte. Se infatti in Gran Bretagna vige il sistema “a semaforo” e in Francia il “Nutriscore”, in Italia è stato elaborato un sistema la cui applicazione verrà raccomandata alle imprese e che si configura quale contributo da offrire alla discussione degli altri Paesi membri per assicurare una applicazione corretta ed uniforme delle disposizioni del regolamento medesimo. Il sistema si basa sull’utilizzo di icone AR (Assunzioni di riferimento) o RI (Reference Intakes) sviluppate dall’Industria europea sin dal 2005 (c.d. icone GDA), da apporre sulla parte frontale della etichetta. Dalla sperimentazione della proposta nazionale di forma supplementare di etichettatura nutrizionale, affidata alla Società IRI-Information Resources Inc. Italia – che ha condotto una indagine su un campione rappresentativo dei consumatori italiani – è emersa una certa consapevolezza (72%) nei confronti dei valori nutrizionali. 

 

 

 

 

 

 

ALIMENTAZIONE – Consultazione pubblica Commissione Ue su Direttiva sulle pratiche commerciali sleali

 

 

 

Confartigianato Alimentazione nell’ambito del gruppo Food Forum dell’UEAPME ha valutato positivamente nel suo complesso  la proposta di Direttiva UE riguardante le “ pratiche commerciali sleali” nelle relazioni B2B nella catena di approvvigionamento alimentare, in quanto contrasta i  comportamenti scorretti che possono avere conseguenze negative per le PMI del settore, prive di potere contrattuale.
Ha dovuto però registrare che si possono creare condizioni discriminanti per le PMI che riforniscono altre PMI, in quanto non sarebbero protette in caso di pratiche commerciali sleali proponendo che la protezione legislativa sia estesa a tutte le PMI fornitrici indipendentemente dal tipo di acquirente.
Poiché questa posizione,  che in un primo momento era stata inserita nella bozza di documento di UEAPME, è stata poi stralciata a seguito anche delle osservazioni di altri membri del Food Forum  e ritenendola invece fondamentale, si è deciso di partecipare con lo stesso documento alla Consultazione pubblica della Commissione UE.
Nel considerare favorevolmente la procedura di reclamo in cui viene protetta l'identità del denunciante una pratica commerciale scorretta, ha sottolineato la necessità di escludere le PMI da eventuali costi per il reclamo ed ha evidenziato la necessità che l'Autorità esecutiva verifichi effettivamente i comportamenti delle imprese per la cui correttezza la previsione di pesanti multe da inflggere in caso di violazione delle pratiche costituisce un efficace deterrente.


 

 

 

ALIMENTAZIONE – Comitato nazionale per la sicurezza alimentare

 

 

 

Si è riunita il 19 gennaio scorso la Sezione consultiva delle Associazioni dei consumatori e dei produttori in ambito del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare insediato presso il Ministero della Salute, alla quale partecipa il responsabile del settore alimentare Arcangelo Roncacci. Tra i temi all’odg l’illustrazione sintetica del documento, redatto da un apposito gruppo di lavoro su “I rischi in sicurezza degli alimenti: perché, come e cosa è importante comunicare”. Nel corso dell’incontro si è esaminato  il risultato dell’indagine conoscitiva sulle esigenze informative degli stakeholder realizzata attraverso un questionario compilato dai componenti della Consulta ed è stata fornita anche un’informativa sulle attività delle Direzioni generali del Minsalute, in particolare lo svolgimento di alcuni audit comunitari, iniziative in materia di nutrizione per il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali e la proposta italiana per l’etichettatura nutrizionale “ front of pack”. Preannunciata l’illustrazione prossima delle attività in corso per la decade OMS/FAO sulla nutrizione, compresa la promozione dei regimi dietetici tradizionali. Infine, è stata decisa la costituzione di gruppi di lavoro sia per sviluppare un’attività di comunicazione al consumatore dei dati dei controlli ufficiali e per chiarire allo stesso utilità e limiti dell’applicazione del freddo per la conservazione degli alimenti.



 

 

 

ALIMENTAZIONE/Panificatori – Predisposti emendamenti Senato proposte legge panificazione

 

 

 

Confartigianato Panificatori ha predisposto emendamenti sui DDL riguardanti l’attività di produzione e vendita del pane, in discussione al Senato, e in particolare abbiamo richiesto di consentire l’utilizzo di farine arricchite con acido ascorbico nella produzione del “pane fresco”, reintrodurre nel provvedimento la denominazione di forno di qualità, collegandola a quella di pane fresco di qualità, estendendo tale definizione a quella di pane fresco identificato da contrassegni e marchi istituiti dalle Regioni, affidare ad un accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni il compito di individuare contenuti e durata omogenei dei corsi di formazione regionali per i responsabili dell’attività produttiva dei panifici e impedire che, in caso di subentro nell’attività di produzione e vendita del pane, il responsabile subentrante sia esonerato dalla frequentazione del corso di formazione professionale, qualora sia affiancato dal precedente responsabile. 
Inoltre, è stata evidenziata l’esigenza di individuare un quadro sanzionatorio differenziato per il mancato rispetto delle varie disposizioni contenute nella legge e che sia omogeneo sul territorio nazionale. Abbiamo infine espresso contrarietà rispetto ad alcune proposte di emendamento avanzate dal relatore in merito alla disposizione di chiusura dell’attività nel caso di una seconda reiterazione di violazione della legge, dell’abolizione di un periodo di attività lavorativa presso imprese del settore per ottenere la qualifica di responsabile in caso di possesso di diploma di qualifica di istruzione professionale e dell’indicazione obbligatoria  dell’origine della farina impiegata.

 

 

 

 

 

 

ALIMENTAZIONE/Caseari – Consiglio Direttivo 

 

 

 

Il 31 gennaio scorso si è tenuta la riunione del Consiglio Direttivo di Confartigianato Caseari, presieduto dalla presidente Anna Maria Sepertino. Tra i temi affrontatati quello relativo al pagamento del contributo ambientale CONOE dovuto dai produttori di oli e grassi vegetali in cui rientrerebbe anche il burro. La categoria, dopo un confronto diretto con il presidente del Consorzio, che ha partecipato ai lavori, ha evidenziato che sia da esentare il versamento del contributo, pari a 0,0005 €/kg in quanto il residuo dell'utilizzo dell'alimento per la cucina dei cibi  è estremamente irrisorio. In merito all’inquadramento dei residui della lavorazione del latte (siero), essendo le problematiche ambientali di competenza nazionale alla luce di una recente sentenza del Consiglio di Stato, si è ritenuto che  nella interlocuzione con il Ministero dell'ambiente occorrerà richiedere, dietro appropriata documentazione tecnico-scientifica,  l'inserimento di tali residui tra quelli considerati sotto prodotti o end of waste,  in modo che possano essere riutilizzati per altri scopi. Infine, si è data comunicazione riguardo ai nuovi adempimenti imballaggi per export in Germania.




 

 

 

ALIMENTAZIONE – Confartigianato a Tuttofood

 

Confartigianato stata presente a Milano dal 6 al 9 maggio, nell’ambito della Fiera internazionale TuttoFood, con la collettiva “ConfartFood”, dedicata ai prodotti artigiani di qualit che sono un piacere per il palato e generano occupazione, reddito e ricchezza per il nostro Paese; basti pensare che le imprese artigiane del settore alimentare sono 88.961  e danno lavoro a 157.172 addetti (pari al 35,6% del totale degli addetti del settore), con un export che si attestato a 33,7 miliardi di euro, in aumento del 3,1% su base annua e un‘incidenza sul PIL dell’1,94%.
Nell'area collettiva di 144mq i 25 produttori artigiani espositori in rappresentanza delle varie regioni hanno offerto degustazioni guidate delle loro specialit, per far conoscere le tipicit dei prodotti artigianali, presentati con un progetto di allestimento coordinato che ha permesso attraverso spazi aperti e una forte contaminazione visiva di valorizzare le singole imprese e le loro eccellenze alimentari. I prodotti sono stati infatti particolarmente apprezzati dai visitatori e le imprese sono rimaste ampiamente soddisfatte. Inoltre, durante la collettiva, i maestri oleari artigiani presenti con un loro stand hanno conferito un premio al miglior olio artigianale e hanno riconosciuto il “premio alla carriera” a Piero Gonnelli, Presidente dell’AIFO (Associazione Italiana Frantoi Oleari), quale pi talentuoso mastro oleario artigiano.
Con questa iniziativa si consolidata la collaborazione tra Confartigianato e TuttoFood, nella cornice dell’accordo quadro firmato con Fiera Milano a dicembre dello scorso anno.

 

 

 

ALIMENTAZIONE – Riunione MiSE su Anticontraffazione settore alimentare

 

Si svolta recentemente, in occasione del rinnovo della dirigenza della Direzione della Lotta alla contraffazione assegnata all’Avv. Amedeo Teti, una riunione presso il MiSE riguardante il tema della contraffazione alimentare, alla quale hanno partecipato per Confartigianato Arcangelo Roncacci Responsabile del settore alimentare e Guido Radoani  Coordinatore delle categorie. L’Avv. Teti, al quale tutti i presenti hanno manifestato auguri per il nuovo incarico, ha evidenziato che il problema del settore soprattutto il c.d. “Italian Sounding”, ovvero il richiamo ad una falsa origine, per contrastare il quale occorrerebbe modificare anche le norme penali prevedendo il sequestro, la confisca e l’eventuale distruzione dei beni contraffatti, nonch intervenire sui pasi terzi per orientare politiche di cooperazione internazionale. Roncacci ha sottolineato che prioritaria la definizione  di accordi bilaterali e multilaterali finalizzati all’adozione di politiche globali di tutela dei prodotti, per evitare che le Denominazioni di origine si trasformino in nomi generici e che possano essere usati liberamente nel tempo, diventando il nome di riferimento di una intera categoria di prodotti. Nel contempo ha rilevato che occorrerebbe che siano realizzate campagne educative di informazione e comunicazione sul vero valore del prodotto “realmente” italiano, da svolgere in maniera continuativa e con vasta copertura dei principali mercati interessati e che sia promosso il sistema di tracciabilit collegato all’Agenzia delle Dogane, che serve a riconoscere i prodotti originali ed individuare i prodotti contraffatti mediante sistemi automatici che codificano le informazioni. Infine, ha concluso che sarebbe auspicabile l’Ideazione di un marchio certificato collettivo italiano di valorizzazione della specificit del     processo produttivo proprio del sistema delle PMI e di tutela per le produzioni alimentari italiane.

 

 

 

ALIMENTAZIONE – Distretti del cibo 

 

in via di definizione uno schema di decreto del Mipaaft di concerto con il MiSE,  riguardante criteri, modalit e procedure per l'attuazione degli interventi per la creazione ed il consolidamento dei distretti del cibo, sistemi produttivi locali in cui vi sia una concentrazione di piccole e medie imprese agricole ed agroalimentari o caratterizzati da interrelazione ed interdipendenza produttiva delle imprese agricole ed agroalimentari, che debbono provvedere, oltre alla promozione dello sviluppo territoriale, a garantire la sicurezza alimentare, la diminuzione dell’impatto ambientale delle produzioni, la riduzione dello spreco alimentare e ad integrare le attivit agricole con le altre attivit locali. Dall’esame del testo del decreto e particolarmente da alcune definizioni e condizioni poste, il provvedimento risulterebbe fortemente sbilanciato a favore del settore agricolo per il quale sarebbero prioritariamente assegnate le agevolazioni sugli investimenti relativi al programma dei distretti, non tenendo in giusta considerazione il ruolo esercitato anche dalle imprese agroalimentari nella caratterizzazione dei distretti del cibo.
Per questi motivi Confartigianato Alimentazione ha ritenuto di intervenire sui Ministeri competenti nonch sulla Conferenza Stato Regioni, affinch le agevolazioni di cui  sopra  non siano riservate solo agli investimenti per la prima trasformazione di prodotti agricoli ma anche per quelli relativi alle attivit volte alla seconda trasformazione essendo queste in capo alle stesse imprese agroalimentari e perch sia rimosso il vincolo in base al quale nelle societ costituite tra soggetti che esercitano l’attivit agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione soltanto quelle in cui almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricolo possono beneficiare delle agevolazioni.

 

 

 

ALIMENTAZIONE/Caseari – Intervento su DL settore lattiero-caseario

 

In sede di conversione in legge del decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, recante disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, stata introdotta una norma che prevede la possibilit per i produttori di latte e le loro organizzazioni di accedere alla banca dati del SIAN per consultare i dati relativi ai primi acquirenti con riferimento ai singoli quantitativi di latte registrato.
Non risultata comprensibile la ratio per la quale i produttori di latte e le loro organizzazioni dovessero poter accedere a dati relativi alle imprese che acquistano latte, potendo in tal modo venire a conoscenza anche delle loro strategie produttive e dei loro interessi economici e commerciali. Poich  in sostanza si tratterebbe di una funzione di controllo eccessivamente invasivo affidata ad organismi privati, non neutrali in quanto portatori di propri interessi piuttosto che dalle competenti amministrazioni/istituzioni, abbiamo provveduto a predisporre un emendamento che consentisse l’acquisizione dei dati complessivi  ma solo in forma aggregata dei primi acquirenti. L’emendamento, presentato da alcuni esponenti dei partiti di opposizione, purtroppo non stato accolto in quanto il testo del disegno di legge di conversione risultato “blindato”

 

 

 

ALIMENTAZIONE –  Comitato nazionale per la sicurezza alimentare

 

Il giorno 8 luglio scorso si è tenuta la riunione della Sezione consultiva delle associazioni dei consumatori e dei produttori in materia di sicurezza alimentare  del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA), alla  quale ha partecipato il responsabile del settore alimentare Arcangelo Roncacci.
Sono stati  illustrati i risultati del sondaggio Eurobarometro che dal 2005 a cadenze periodiche viene effettuato in ambito europeo per conoscere l’atteggiamento della popolazione verso i rischi emergenti legati alla sicurezza alimentare e sulle preferenze relative ai metodi di comunicazione del rischio impiegati. Non si è riscontrato un aumento del livello di preoccupazione sui rischi maggiormente percepiti e già conosciuti mentre tra gli emergenti vi è quello relativo alle frodi alimentari. Vi è un crescente interesse dei consumatori ad acquisire informazioni  sui rischi  indipendentemente da quello che è il livello d’incertezza ad essi associato. I media tradizionali ed i siti web delle autorità nazionali sono risultati essere le fonti principali per la comunicazione, mentre le figure in cui i consumatori rivestono maggiore fiducia soni i professionisti delle aree mediche e gli scienziati, seguiti dalle organizzazioni di consumatori e dalle autorità di sicurezza alimentare.
È stato poi fornito un aggiornamento sulle attività dei gruppi di lavoro: 
•    quello sull’utilizzo del freddo nella conservazione degli alimenti ha formulato un questionario sottoposto ai componenti del Comitato  che ha evidenziato un discreto livello d’informazione sull’impiego del freddo  nelle filiere alimentari;
•    quello relativo all’attività di comunicazione sui controlli ufficiali  sta predisponendo del materiale informativo per i cittadini sulla corretta lettura ed interpretazione dei dati del controllo ufficiale.
Infine ad una richiesta di Roncacci, sullo stato dei lavori delle attività relative all’attuazione del Reg. (UE) 2017/625 sui controlli di prossima entrata in vigore, si è confermato che per quanto riguarda il D: Lgs. 193/2007 entro settembre sarà pronto il testo di revisione mentre sul D. Lgs 194/2008 sulla revisione si è ancora in una fase iniziale.

 

 

 

ALIMENTAZIONE – Piani Formativi settoriali

 

Aderendo all’invito di Fondartigianato che ha voluto coinvolgere le Categorie e i Settori Produttivi dell’Artigianato nella promozione e nella pianificazione della formazione continua le Parti sociali del settore alimentare, tra cui Confartigianato Alimentazione,  hanno realizzato l’aggiornamento dell’Asset Alimentare nazionale e predisposto tre nuovi  Piani Fornativi settoriali  (PFS): Bevande artigianali, Dolciario, Conserviero. L’obiettivo è stato quello di sviluppare azioni, interventi e progetti di formazione che sappiano offrire una risposta concreta, operativa e soprattutto rispondente alle effettive necessità di aggiornamento delle imprese dell’Artigianato e ai bisogni dei lavoratori in materia di formazione continua. Con la partecipazione di esperti del settore e dei rappresentanti delle Parti sociali, per Confartigianato il responsabile Arcangelo Roncacci, nei Piani sono state identificate le principali strategie di sviluppo e di rilancio economico dei tre settori  attraverso lo studio delle caratteristiche produttive e organizzative degli stessi e l’analisi delle loro necessità in termini di formazione e aggiornamento professionale con indicazioni di intervento che consentano di mettere a punto progetti di formazione di qualità. In particolare l’Asset,  che è lo Studio sulle caratteristiche strutturali e organizzative del settore alimentare, e sulle sue attuali criticità per la definizione e la redazione dei piani formativi settoriali ha rappresentato lo strumento di analisi e di conoscenza della specifica realtà produttiva e dei nuovi profili professionali emergenti dalle interviste a stakeholders del comparto alimentare, nonché di  riferimento operativo per le fasi di progettazione. I Progetti di formazione dovranno essere definiti, presentati e allegati all’interno dei Piani formativi redatti e condivisi dalle Parti Sociali e dovranno articolare attività e contenuti di intervento in coerenza con le indicazioni presentate negli stessi PFS. Il Piano Formativo Settoriale è quindi lo strumento che sintetizza e concretizza le indicazioni di scenario macroeconomico emerse dall’ASSET e dalle osservazioni generali sui nuovi profili professionali emergenti, per realizzare coerenti azioni di intervento formativo.

 

 

 

ALIMENTAZIONE – Tavolo di filiera del luppolo

 

Si è svolta il 21 giugno presso il Mipaaft  nell’ambito del Tavolo di filiera del luppolo, la riunione del Gruppo di lavoro  sull’Osservatorio economico e statistico, alla quale ha partecipato Arcangelo Roncacci, responsabile del settore alimentare.
Il Tavolo ha il compito di predisporre un Piano di Settore, composto da un documento di sintesi da inviare alla Conferenza Sato- Regioni ai fini dell’intesa e da un allegato tecnico che riprenderà ed amplierà gli obiettivi prioritari e le linee guida espresse nel documento di sintesi. È stata esposta una breve relazione su quanto emerso durante gli incontri degli altri tre Gruppi di lavoro dello stesso Tavolo (Legislazione nazionale, comunitaria e dei Paesi terzi – Ricerca e sperimentazione – Certificazione, qualità ed aspetti fitosanitari) nel quale sono stati individuati tra i livelli di intervento che tengono conto dei possibili impieghi del luppolo anche un livello dedicato alla produzione di birra artigianale, per la quale l’attenzione è rivolta soprattutto alla produzione di luppoli da aroma e super aroma, indirizzando quindi la ricerca su luppoli autoctoni per soddisfare la richiesta di legame con il territorio. Entrando nel merito degli argomenti previsti all’OdG la discussione si è focalizzata sulla necessità di superare la conoscenza del settore troppo frastagliata in merito a numero di aziende, ettari coltivati, produzione annua, fabbisogno di luppolo come materia prima per birrifici ed altre aziende. Tali informazioni sono necessarie per individuare il mercato potenziale e capire come costruire le politiche necessarie al sostegno del settore.
La discussione è poi proseguita per individuare, in relazione ai livelli d’intervento selezionati, i possibili canali di finanziamento con una prima ipotesi su un contributo di valore d’investimento stimato sui 50-80 milioni di euro che potrebbe essere cofinanziato dall’Unione Europea nel prossimo settennio di programmazione della PAC. 



ALIMENTAZIONE/Panificatori – AgCom sanziona la GDO per obbligo ritiro pane invenduto

 

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha recentemente sanzionato con un’ammenda severa, 680mila euro, alcune catene di supermercati, in quanto ha ritenuto  vessatoria la pratica di imporre nei confronti dei fornitori di pane fresco, soprattutto imprese artigiane, il ritiro del prodotto rimasto invenduto a fine giornata. L’indagine, partita nel settembre 2018, ha coinvolto Coop, Conad, Esselunga, Eurospin, Auchan e Carrefour. È stato quindi accertato dall’Antitrust che per imporre tale obbligo, che a volte veniva esteso anche ad altri prodotti quali focacce e pizze, le catene della GDO ricorrevano ad una posizione di forza che si esplicitava oltre all’obbligo del ritiro anche al riaccredito a favore dei supermercati del valore del prodotto ritirato, sottraendolo al prezzo della fornitura successiva. Questa pratica rappresentativa di uno squilibrio contrattuale tra le catene della GDO e  le imprese di panificazione artigiane con pochi dipendenti, in quanto avvantaggiava esclusivamente le prime trasferendo il rischio d’impresa relativo alla mancata vendita di pane già ordinato ed acquistato sul contraente più debole, è stata considerata illecita in quanto viola  la legge del 2012 sulle relazioni commerciali che tutela le parti più deboli della filiera agroalimentare. Inoltre veniva scaricato  sempre sui fornitori il peso dello smaltimento di un prodotto difficilmente recuperabile e che per la maggior parte doveva essere smaltito nella frazione organica dei rifiuti, quando non veniva ceduto a titolo gratuito come mangime animale.
Confartigianato Alimentazione verificherà lo stato delle cose sui territori a seguito della sentenza con le ripercussioni sulle relazioni commerciali tra le parti e le  auspicabili modifiche contrattuali.

 

 

 

ALIMENTAZIONE/Dolciario – A Genova gare di WorldSkills per la gelateria

 

Nell’ambito dell’evento Orientamenti-Salone della scuola, della formazione, dell’orientamento e del lavoro ai Magazzini del Cotone di Genova dal 12 al 14 novembre 2019 si svolgeranno, grazie alla collaborazione di Confartigianato Liguria, alcune gare di WorldSkills 2019, l'importante manifestazione gestita dalla nostra Associazione di Bolzano. Tra queste è stata inserita quella riguardante il settore della GELATERIA, mestiere tipicamente italiano che non esiste a livello internazionale e che si vorrebbe cercare di “esportare” anche negli “skills” prima europei e poi mondiali.
Alla competizione, che avrà quindi una valenza nazionale, possono aderire ragazzi nati dal 1995 e più giovani (fino ai 18 anni compiuti), che abbiano  svolto o stiano svolgendo corsi di formazione in scuole alberghiere, di pasticceria e di gelateria, oppure che attualmente siano inquadrati all’interno di imprese in qualità di titolari o soci, oppure dipendenti, apprendisti, tirocinanti  ecc. Sono in sostanza esclusi hobbisti e appassionati. La partecipazione è gratuita, mentre il vitto e l'alloggio per i ragazzi e gli accompagnatori (tutor/expert) durante le tre giornate saranno quotati dall'organizzazione ma saranno a loro carico come ugualmente il costo di viaggio che sarà individuale. La premiazione finale del giorno 14 novembre vedrà la presenza del Presidente confederale Giorgio Merletti. Sulla circolare prot. n. 932 del 16 settembre scorso sono indicate le modalità per la partecipazione, che si auspica sia ampia in modo da garantire così il migliore successo dell’iniziativa.

 

 

 

ALIMENTAZIONE – Ripristino obbligo licenza fiscale vendita alcoolici: chiarimenti Agenzia delle Dogane

 

Con il D. Lgs. 34 del 2019 (c.d. decreto crescita) sono stati reintrodotti a partire dal 30 giugno scorso gli obblighi di denuncia di attivazione e della correlata licenza fiscale per la vendita al minuto e la somministrazione di prodotti alcoolici a carico degli esercizi pubblici, che in precedenza con la legge 124/2017 ne erano stati esentati.
Per dirimere alcuni dubbi interpretativi sull’applicazione della norma, la nota 131411 del 20 settembre dell’Agenzia delle Dogane fa chiarezza sugli effetti giuridici determinatisi in relazione a diversificate situazioni esistenti. In particolare, per ciò che riguarda gli esercenti che avendo avviato l’attività tra il 29 agosto 2017 (entrata in vigore della legge 124/2017) e il 29 giugno 2019 sono stati esonerati dal rispetto del predetto obbligo, questi dovranno entro il 31 dicembre 2019 presentare l’apposita denuncia all’Agenzia delle Dogane. Parimenti  dovranno comportarsi anche quelli che al 29 agosto 2017 non avevano ancora completato la procedura, attivata con la comunicazione al SUAP, per il rilascio della licenza, a quella data non più richiesta. Nel caso in cui invece l’attività di vendita fosse avviata dal 30 giugno scorso, la comunicazione relativa da inviare al SUAP avrebbe un valore equipollente alla denuncia all’Agenzia delle Dogane fermo restando che la suddetta comunicazione sia trasferita dal SUAP all’Ufficio delle dogane territorialmente competente. Infine, sono esentate dall’obbligo di denuncia le attività di vendita svolte temporaneamente all’interno di fiere, sagre ed altre manifestazioni similari di limitata durata, in considerazione della brevità di tali eventi.

 

 

 

ALIMENTAZIONE – Avvio del progetto ComprArtigiano

 

Alla presenza del Presidente Confederale Giorgio Merletti, del Segretario Generale Cesare Fumagalli, del Presidente di Confartigianato Alimentazione Massimo Rivoltini, di alcuni membri della Giunta Confederale, del Presidente del 1° Municipio e dell'Assessore alle Attività Produttive di Roma Capitale, si è svolta l'inaugurazione del primo store del progetto ComprArtigiano, quello ubicato a Roma, circa 200 mq di locale commerciale di alto prestigio in zona SAN PIETRO-MUSEI VATICANI e in una posizione strategica e molto vantaggiosa, visto il passaggio sostenuto di turisti (ca 30.000 al giorno) entra nella fase di avvio. ComprArtigiano, nato dalla collaborazione di Confartigianato Imprese con la società Made in Italy SLC e con il suo titolare Alfredo Croci è dedicato al settore alimentare, con l’obbiettivo di creare un sistema a brand Confartigianato che integri le esperienze offline ed online per la promozione, la distribuzione e la vendita di prodotti alimentari artigianali italiani di alta qualità in tutto il mondo. Con la realizzazione degli  store verrà implementata una tecnologia che servirà a rendere il negozio fisico multimediale e interattivo, realizzando proprio questa integrazione dei servizi offline ed online e dove saranno previsti appositi spazi promozionali, spazi espositivi personalizzati, eventi dedicati, per ogni impresa aderente.
Sarà possibile inoltre prima dell’acquisto poter degustare i prodotti realizzati nel laboratorio di preparazione e cottura di cibi con annessa somministrazione degli stessi.
Ad integrazione della disponibilità offline dei prodotti è in fase di partenza la piattaforma digitale per l’ e-commerce sul web,  in modalità B2B e B2C  che – oltre ad essere totalmente costruita e gestita su misura per le imprese artigiane – adotterà tutte le tecnologie di ultima generazione in materia di commercio elettronico, analisi dei dati e web marketing, al fine di massimizzare le opportunità di vendita on line. A ComprArtigiano al momento hanno già aderito circa 50 imprese associate dei diversi settori produttivi e provenienti da varie parti del territorio nazionale.






Camera di CommercioArtigianinetTelemar