La cornice, quest’anno, era diversa: il Club Aeronautico di Pordenone.Ma il successo è stato ancor più grande di quello registrato dall’edizione 2006.
Davvero tante, tante persone hanno scelto di trascorrere una serata diversa, ammirando la classe, l’eleganza, l’unicità dei capi realizzati dall’alta sartoria artigiana del Friuli Venezia Giulia, ovvero dai sarti di Confartigianato, nell’ambito di una manifestazione promossa dall’associazione pordenonese con il sostegno della Regione allo scopo di valorizzare i laboratori artigiani specializzati nelle confezioni.
In passerella hanno sfilato splendide modelle ed avvenenti indossatori, le cui acconciature sono state realizzate da altri “maestri”, gli artisti del Sharing Group Accademy, che con eleganza e grinta hanno valorizzato al massimo i capi proposti. E a sfilare sono stati tutti gli stili dell’abbigliamento, da quello classico a quello più sportivo, non trascurando i capi di gran classe per una serata chic o quelli, sempre unici, per l’evento più romantico della vita di una donna: il matrimonio. Una serata incantevole dall’elevato contenuto artistico perché, come insegna il made in Italy dell’alta moda, per realizzare i capi più pregiati non è sufficiente essere bravi, bisogna essere degli artisti, degli amanti del bello e del più fine gusto estetico. «E l’arte – spiega Silvano Pascolo, presidente di Confartigianato Pordenone - si declina spesso in artigianato, laddove con questo termine intendiamo proprio qualcosa di bello, di piacevole, di elegante, qualcosa che soddisfa il nostro personalissimo gusto estetico». Gli abiti che hanno sfilato erano, dunque, altrettanti capolavori dell’arte creativa di tanti abili artigiani che hanno realizzato appositamente per la serata alcuni capi d’abbigliamento, mentre altri provenivano dalle rispettive collezioni. E comunque erano abiti pensati, immaginati, realizzati pensando alle donne e agli uomini che li indosseranno, fatti apposta per esaltare stile, grazia, portamento. Capi sempre unici, perché mai uno è identico all’altro.
 Come del resto sempre accade quando ci si rivolge ad una sartoria per ottenere un capo su misura. Un abito perfetto. «E oggi, che sempre più spesso il “modello” che ci viene proposto dalle riviste di moda come dalla pubblicità televisiva, è quello dello “standard”, un abbigliamento elegante o pratico ma – diciamocelo – sempre fatto in serie, c’è davvero bisogno di sapere che c’è qualcuno disponibile a realizzare un capo esclusivo, fatto apposta per noi e su di noi. Un capo – sottolinea ancora Pascolo - di cui abbiamo scelto la stoffa e gli accessori e di cui abbiamo immaginato il risultato finale. Un capo che è solo nostro, che non vedremo mai addosso a qualcun altro, un capo che – in fondo – dice chi siamo: persone che non si accontentano delle proposte di moda, ma che fanno moda».
E’ questo, in fondo, l’orgoglio dell’artigiano, sia esso un sarto o uno scultore o un ceramista o un orafo: creare sempre qualcosa di nuovo, di bello, di originale. In passerella, dunque, capi di pret a portet, abiti da sera, pellicce, abiti da sposa per lei e per lui.
Pregevoli le stoffe, prodotte in Italia, e quindi di grande qualità; perfette le rifiniture e gli accessori, al pari del taglio degli abiti e delle rifiniture fatte a mano. E altrettanto perfette le acconciature realizzate, anch’esse, da veri artisti: i maestri dello Sharing Group Academy di Pordenone.
Le aziende artigiane protagoniste della sfilata, alle quali va il ringraziamento della Confartigianato, sono state:
Michela Moretti studio di alta moda, Ab Pelle sas di Roberta Bernardi, Atelier Maison, Atelier Muser, Atelier Rosa di Salsedo Alessandra, Bima, Dettagli, Di Sandri, Elena Sartoria, FGM River, Il pullover, Linea Sposa, Luz Moda, Pellicceria Fiandra, Pellicceria Nicola, Sartoria creazioni moda T&N snc, Sartoria di Anna Lombardo, Sartoria Francesco Giorgi, Sartoria Graziella, Sartoria Musolino.
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