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ENERGIA, RISPARMIO ENERGETICO, FONTI RINNOVABILI, EFFICIENZA, SICUREZZA: questi i temi trattati a Sacile dal convegno di Confartigianato Pordenone

ENERGIA, RISPARMIO ENERGETICO, FONTI RINNOVABILI,

Il monossido di carbonio uccide ogni anno circa dalle 300 alle 400 persone nel nostro Paese, mentre sono 20 mila gli incendi di camini, di cui 270 l’anno in provincia di Pordenone, 230 in provincia di Udine. «In Germania, invece, solo 3 l’anno».

I dati sulle conseguenze dalla mancata manutenzione delle canne fumarie, o a causa della loro errata costruzione, sono stati ricordati da Claudio Dorigo, capo categoria degli edili di Confartigianato Pordenone, nonché presidente nazionale dei costruttori artigiani, e da Dante Bozzetto, presidente di Assocosma, l’associazione nazionale dei costruttori di stufe e caminetti, nel corso del convegno su “Scommettiamo che risparmiare su energia e riscaldamento si può?” promosso dal Confartigianato, mandamento di Sacile, nella città del Livenza. Un convegno interessante, che ha catturato l’attenzione di un numeroso pubblico, che ha appreso, oltre ai suggerimenti sul risparmio energetico, il valore fondamentale di una corretta manutenzione di ogni tipo di impianto.

«Compreso quello del riscaldamento a gasolio o a gas – ha rimarcato Deni Donat, consigliere nazionale dei bruciatoristi di Confartigianato -. E non solo perché lo impone la legge, ma perché una corretta manutenzione è la prima concreta azione per risparmiare sui costi».

l convegno si è aperto con i saluti di Silvano Pascolo, presidente dell’Unione artigiani provinciale, che ha rimarcato il valore dell’iniziativa «che affronta un tema attualissimo qual è quello dell’energia». Quindi Claudio Dorigo si è soffermato sulle energie alternative e sull’importanza di una corretta informazione all’utente, al committente, ma anche alle stesse imprese.

«Negli ultimi 30/40 anni è cambiato radicalmente il modo di vivere la casa – ha sottolineato – e anche le temperature all’interno degli edifici.Se a questo aggiungiamo i costi importanti legati a riscaldamento ed energia, ecco la sempre maggiore attenzione che va dedicata ad una corretta gestione degli impianti, e anche alla loro scelta». Giuseppe Citron, presidente mandamentale di Sacile ha quindi introdotto i relatori e dato il via al convegno

In apertura Dante Bozzetto ha ricordato come «accanto a noi c’è una preziosa fonte di energia pulita: la biomassa legnosa. Prodotta nel territorio a chilometri zero, il suo utilizzo ci riporta alla cultura del bosco e della terra». Pellet, biomasse, cippato, legna sono la materia prima di sistemi di riscaldamento diversi, dal caminetto ai generatori, che possono essere molto efficienti, economicamente convenienti ed anche molto sicuri. A patto che «siano costruiti seguendo le regole, da personale qualificato, in edifici progettati e realizzati con criterio». Quando questo non accade, ecco che la canna fumaria si interseca con il sistema di riscaldamento a gas, passa tra le travi costituendo un primario rischio di incendio. Rischio quanto mai attuale in Italia done «ogni anno si verificano 20 mila incendi di camini, contro i 3 l’anno della Germania. Perché? – chiede Bozzetto – Perché in Germania i vigili del fuoco vengono a spegnere l’incendio, ma poi ti presentano il conto». Il committente deve pretendere impianti costruiti a regola d’arte, gli enti pubblici le certificazioni, la manutenzione deve essere eseguita periodicamente, solo così si metterà in moto un circuito virtuoso che garantisce la sicurezza.

«Le esalazioni di monossido di carbonio uccidono ogni anno dalle 300 alle 400 persone, mentre 6.500 sono i ricoveri di persone intossicate dal CO, con danni materiali e sociali notevoli – ha aggiunto Cesare Teccolo, responsabile della scuola spazzacamini e fumisti di Assocosma -, e il Friuli Venezia Giulia non è esente, tanto che si stimano in 20/30 milioni i danni provocati dall’incendio di camini, e in 2 al giorno, nella stagione invernale, gli interventi dei vigili del fuoco per spegnere, per l’appunto, questi incendi». Per evitarli innanzitutto bisogna smettere di pensare che i comignoli siano solo elementi ornamentali, mentre sono la parte finale di un vero e proprio impianto che dev’essere, innanzitutto, sicuro.

«In passato i nostri nonni provvedevano a far pulire il camino ogni anno, adesso invece si interviene quando è troppo tardi. Diversamente accade in Trentino – ha aggiunto – dove lo spazzacamino verifica durante i lavori di costruzione la correttezza della canna».

Mattia Buriola, responsabile provinciale dei fumisti di Confartigianato Pordenone ha parlato di stufe radianti, e quindi di nuovi impianti di riscaldamento efficienti e funzionali, mentre Stefano Lena è entrato nel dettaglio delle centrali di generazione di calore per edifici di maggiore dimensione, come scuole, municipi, addirittura paesi interi.

Risparmiare sul riscaldamento, e anche sul raffrescamento, si può «se sono corrette le tecniche di costruzione» ha ricordato Flavia Fani, funzionario dell’Unione artigiani che si è soffermata sulle modalità più efficaci di isolamento degli edifici.

Quindi Piero Mucignat, ufficio energia di Confartigianato Pordenone, ha presentato il fotovoltaico, le diverse celle e quindi i diversi impianti con relativi costi, il piano di ammortamento dell’investimento, il conto energia.

Infine Deni Donat, consigliere nazionale dei bruciatoristi di Confartigianato, che ha affrontato il tema della manutenzione di ogni tipo di impianto.






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