Cambiano i tempi, si modernizzano le tecnologie, la globalizzazione ha i suoi difetti ma ha anche i suoi pregi, tra cui lo scambio di informazioni e di innovazione e competitività tecnica. Come la buca sull’asfalto o sul marciapiede non ha colore politico e rimane sempre una buca, indipendentemente dallo schieramento politico che amministra la città, la sicurezza degli impianti rimane una priorità anche se migliora la tecnica. Una volta c’era lo spazzacamino, il termoidraulico, il bruciatorista che svolgevano un mestiere, Oggi possedere o svolgere un mestiere non può più bastare. La professionalità ha infatti trasformato i contenuti di questi mestieri. Garantire standard elevati di sicurezza significa non solo eseguire la “pulizia” del camino, ma controllarlo con la video ispezione per assicurarsi che il condotto sia sicuro e adatto, che il termoidraulico calcoli una giusta distribuzione della temperatura nei locali, che il bruciatorista manutentore garantisca corretti consumi, quindi risparmi per il cliente e minor inquinamento per l’atmosfera, che è un bene comune. Ecco che vecchi e storici mestieri hanno trasformato gli operatori in tecnici altamente professionalizzati che disponibili ad aprirsi al dialogo e al confronto con chiunque voglia sapere che cosa vuol dire oggi “maggiore sicurezza degli impianti”. Occasione per “saperne di più”, è il convegno su “Manutenzione degli impianti, vecchi mestieri con nuove professionalità”, in programma venerdì 10 settembre, dalle ore 17, presso la sala superiore di Pordenone Fiere, ingresso centrale, organizzato da Confartigianato Pordenone nell’ambito del Salone dell’artigianato, al quale parteciperanno in veste di relatori esperti di impianti termoidraulici e tecnici professionisti.
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